E’ un agitato. Si dimena, si scuote tutto, si erge sulla punta dei piedi e prende molti discutibili provvedimenti, invisi per lo più agli interessati e fonte di gravi imbarazzi per i colleghi del Governo, primo fra tutti il ministro dell’economia Giulio Tremonti. Di chi parliamo? Di Renato Brunetta, naturalmente. Dopo l’avvio della sua battaglia, quasi personale, al fannullonismo nelle pubbliche amministrazioni, ora siamo allo scatenamento parabellico della meritocrazia. Attenti, dipendenti pubblici. Da domani incominciano i guai. A farne maggiormente le spese, nel pubblico impiego, saranno i dirigenti, che non potranno neanche pensare di prendersela con i dipendenti infingardi, pena un’accusa di mobbing che può arrivare al licenziamento.