Precisiamolo subito. Abbiamo sostenuto che la barbarie della lapidazione prevista per l’iraniana Sakineh ci indignava. Abbiamo simpatizzato con la battaglia condotta, in proposito, dalla premiere dame di Francia Carla Bruni. Abbiamo preso atto delle dichiarazioni del capo di quello stato, Mahmud Ahmadinejad che ha comunicato al mondo come non sia prevista alcuna sentenza capitale (per ora) della prigioniera.
Se Atene piange Sparta, come dice il proverbio, non ride. La recente secessione verificatasi all’interno del Pdl da parte del gruppo di Gianfranco Fini, ha portato non poco scompiglio nelle file della maggioranza di centrodestra. Nonostante le rassicuranti dimostrazioni di tranquillità offerte dal presidente Silvio Berlusconi, la situazione resta abbastanza tesa. Inutile negarlo: è in corso la cosiddetta “campagna acquisti” da parte del vertice pidiellino nei riguardi dei parlamentari ancora indecisi sul da farsi.
Non se ne può più. Come se non bastasse il riacutizzarsi delle “piacioniche” esternazioni (sono simpatico, ho il grano, ci so fare e altre amenità dello stesso tenore) del presidente Silvio Berlusconi alla festa dei giovani del Pdl, ora ci si mette pure l’onorevole Giorgio Clelio Stracquadanio, dello stesso partito, a creare ulteriori agitazioni nell’agitato pelago della politica italiana. Il parlamentare di cui innanzi è stato capace di affermare che sia assolutamente naturale, per le donne, prostituirsi per fare carriera politica.
Mentre si spengono definitivamente i riflettori sull’ultima visita del leader libico Muhammar Gheddafi in Italia e sulle esternazioni canore del presidente Silvio Berlusconi, un argomento serio e drammatico ci costringe a cancellare ogni facezia da questa rubrica. Si tratta della signora iraniana Sakineh, per la quale si sta mobilitando tutto il mondo civile.
L’estate si presta, lo dicevamo qualche settimana fa, ai serpenti di mare. O, per lo meno, si prestava, dal momento che la realtà odierna dei fatti è di gran lunga superiore a qualsiasi avvistamento della famosa “Nessie” nel lago scozzese di Loch Ness. La notizia di oggi viene proprio da Matera e ce la trasmette la Polizia di Stato.