Martedì, 10 Giugno 2008 00:00

NIGRO LA BRADANICA E IL "CAPOPOSTO"

“I tempi dell’Anas continuano a non essere in sintonia con quelli delle comunità interessate a risposte rapide sui temi della viabilità. L’esempio più emblematico del differenziale tra la domanda che viene dai territori di competenza e l’esecuzione dei progetti è nella superstrada Bradanica. Se ne parla da trent’anni, ma le risposte dell’Anas risultano troppo lente. E a farne le spese sono le popolazioni che guardano alla realizzazione di quest’opera come ad un’occasione unica per rompere l’isolamento ed incamminarsi lungo i percorsi dello sviluppo. Basti pensare, a conferma di questa valutazione, al lotto del “Portapane”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro.
NIGRO LA BRADANICA E IL "CAPOPOSTO"
 
“I tempi dell’Anas continuano a non essere in sintonia con quelli delle comunità interessate a risposte rapide sui temi della viabilità. L’esempio più emblematico del differenziale tra la domanda che viene dai territori di competenza e l’esecuzione dei progetti è nella superstrada Bradanica. Se ne parla da trent’anni, ma le risposte dell’Anas risultano troppo lente. E a farne le spese sono le popolazioni che guardano alla realizzazione di quest’opera come ad un’occasione unica per rompere l’isolamento ed incamminarsi lungo i percorsi dello sviluppo. Basti pensare, a conferma di questa valutazione, al lotto del “Portapane”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. “Se oggi questo tronco è percorribile, gran parte del merito, se non proprio tutto, è da attribuire all’Amministrazione provinciale di Matera che superando ostacoli di varia natura è riuscita a chiudere in tempi rapidi il progetto. Intanto – aggiunge il presidente - resta da sciogliere il nodo del lotto del “Capoposto”, nei pressi di Spinazzola, a cavallo tra le province di Potenza e di Bari. I lavori aggiudicati all’azienda “Europa Strade” sono fermi da tempo e se dall’Anas non arrivano risposte in grado di superare le questioni di conflittualità sul progetto, tace anche la Regione Basilicata che pure ha investito in quei pochi chilometri che darebbero continuità all’arteria in direzione nord la cifra di nove milioni di euro. “Uno stop ai lavori che – ricorda Nigro - oltre a mortificare le attese delle comunità interessate, vanifica gran parte della programmazione attivata dall’Amministrazione provinciale di Matera sul fronte della viabilità interregionale. Consideriamo la Bradanica una delle direttrici fondamentali per accrescere la competitività del Materano, ma gli sforzi profusi in questa direzione vengono sistematicamente disattesi dall’Anas e per nulla sostenuti dalla Regione, un disinteresse che trova conferme anche nell’assenza di interventi minimi di manutenzione dei tronchi stradali già in esercizio al punto che in alcuni tratti si viaggia su carreggiate sconnesse che rappresentano un pericolo per l’utenza. Dall’Anas ma anche dalla Regione i materani aspettano che si faccia chiarezza anche sul lotto di La Martella destinato a saldare la città capoluogo a quanto già esiste della Bradanica”. Aspettiamo – conclude Nigro - di conoscere ancora con quale progetto: vale la soluzione prospettata in una recente conferenza di servizio dall’Azienda per le strade, oppure sarà presa in considerazione la proposta avanzata dalla Provincia di ammodernare la viabilità esistente con largo risparmio di risorse da poter destinare ad altre iniziative”.
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