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Martedì, 03 Giugno 2008 00:00

2 GIUGNO: LE PAROLE DEL PRESIDENTE

"Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale nella storia nazionale, gli italiani scelsero la Repubblica ed elessero l'Assemblea costituente, che, l'anno successivo, avrebbe approvato la Carta costituzionale, ispirazione e guida della ricostruzione materiale ed istituzionale dell'Italia e, da allora, simbolo e fondamento della democrazia del nostro paese". Così il Capo dello Stato Giorgio Napolitano esordisce in un messaggio inviato al Capo di Stato maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, in occasione della Festa della Repubblica. "Nel ricordo di quello storico evento di sessantadue anni fa che ha visto nascere la Repubblica Italiana, la nostra Repubblica, rivolgo il mio deferente omaggio...

2 GIUGNO: LE PAROLE DEL PRESIDENTE

 "Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale nella storia nazionale, gli italiani scelsero la Repubblica ed elessero l'Assemblea costituente, che, l'anno successivo, avrebbe approvato la Carta costituzionale, ispirazione e guida della ricostruzione materiale ed istituzionale dell'Italia e, da allora, simbolo e fondamento della democrazia del nostro paese". Così il Capo dello Stato Giorgio Napolitano esordisce in un messaggio inviato al Capo di Stato maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, in occasione della Festa della Repubblica.  "Nel ricordo di quello storico evento di sessantadue anni fa che ha visto nascere la Repubblica Italiana, la nostra Repubblica, rivolgo il mio deferente omaggio, senza distinzione, a tutti gli uomini e le donne che sono caduti perché quel giorno potesse finalmente giungere ed a tutti quelli che, dopo di loro, hanno perso la vita perché i valori che avevano ispirato la conquista della democrazia potessero durare nel tempo e consolidarsi. Quei valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini, rispetto dei diritti, delle capacità e del merito di ognuno sono ancora oggi il fondamento della coesione della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell'Europa. Essi costituiscono l'essenza del forte e convinto contributo- prosegue Napolitano- che il nostro Paese fornisce alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale". "Ed è in questa nuova prospettiva di apertura verso il mondo e di concorso concreto alla risoluzione delle grandi problematiche poste dagli scenari della globalizzazione che le Forze Armate italiane del XXI secolo rinnovano il proprio fondamentale ruolo di custodi e garanti della Costituzione repubblicana, interpretandone il significato universale nelle innumerevoli missioni a sostegno dei diritti umani, della legge e dello sviluppo sociale ed economico in tante aree di crisi. Le Forze Armate sono cresciute ben oltre la loro tradizionale funzione di ultima risorsa, di capacità per l'emergenza. Sono divenute componente produttiva e costruttiva, strutturale e non occasionale, del sistema istituzionale del nostro Paese, sempre più impegnato in Europa e nelle organizzazioni internazionali, per l'attuazione di una strategia di cooperazione volta a garantire sicurezza, stabilità e pace". "Ed il 2 giugno le Forze Armate sono giustamente protagoniste, anche formalmente, di fronte al Paese ed alle sue massime autorità, circondate dalla stima e dall'affetto dei cittadini, dei quali costituiscono espressione diretta, sempre più consapevole e convinta. Ad esse, a nome di tutti gli italiani, esprimo la mia gratitudine e formulo il più fervido augurio. Viva le Forze Armate, viva l'Italia!".

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