Domenica, 01 Giugno 2008 00:00

APRIRE LA CHIESA AI GIOVANI

“Lo spazio, il pianeta giovani, comprende una sfera che racchiude oggi, nel 2008, la questione evidente dell’utilizzo dei media e dell’essenza fortunosa del lavoro”. Lo ha detto Diego Sileo, responsbile laico della Pastorale giovanile della Basilicata intervenendo ai lavori della cinquantottesima conferenza episcopale italiana svoltasi nei giorni scorsi nella Città del Vaticano. “Blog, chat, portali virtuali, tv, internet – ha aggiunto - sono le sedi dove noi come Pastorale Giovanile della Chiesa, accompagnati da Voi Eccellenze, dobbiamo entrare in maniera capillare puntando sulla pubblicità e sull’appoggio delle comunità diocesane. E’ bello sentire la vostra vicinanza e l’interesse su determinate e determinanti questioni...

APRIRE LA CHIESA AI GIOVANI

“Lo spazio, il pianeta giovani, comprende una sfera che racchiude oggi, nel 2008, la questione evidente dell’utilizzo dei media e dell’essenza fortunosa del lavoro”. Lo ha detto Diego Sileo, responsbile laico della Pastorale giovanile della Basilicata intervenendo ai lavori della cinquantottesima conferenza episcopale italiana svoltasi nei giorni scorsi nella Città del Vaticano. “Blog, chat, portali virtuali, tv, internet – ha aggiunto - sono le sedi dove noi come Pastorale Giovanile della Chiesa, accompagnati da Voi Eccellenze, dobbiamo entrare in maniera capillare puntando sulla pubblicità e sull’appoggio delle comunità diocesane. E’ bello sentire la vostra vicinanza e l’interesse su determinate e determinanti questioni, ma credo che ora il salto di qualità, guardando a Cristo Signore, è dare responsabilità e unirsi con il giovane in maniera fisica nella pellegrinatio continua verso la letizia dell’appartenenza alla Chiesa come figli di Dio. Si sente dire che i giovani sono uno scandalo, oppure che sono promotori di azioni che spesso violentano il sentimento di vera serenità, ebbene dobbiamo comprendere che ogni giovane è semplicemente quella spugna che bagnandosi d’acqua viva e delle azioni di grazia di ogni adulto, può santificare la sua vita e quella di chi è al suo fianco. Giovani dunque strumento, non fine. Ma dobbiamo crederci. Creiamo opportunità d’incontro con loro. Affrontiamoli faccia a faccia dando risposte e soprattutto, investiamo molto sulla Pastorale Giovanile. Facciamo sentire il giovane non parte dell’istituzione Chiesa, ma parte dell’amore che la Chiesa sa dare e può dare”.

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