Domenica, 25 Maggio 2008 00:00

LA PROVINCIA DI MATERA PER LA SCUOLA

L’Amministrazione provinciale di Matera non intende abdicare al suo ruolo di protagonista nell’organizzazione del sistema scolastico locale che sta vivendo momenti difficili per effetto di scelte ministeriali riferite al ridimensionamento degli organici. In presenza di questa situazione il futuro della scuola materana, soprattutto nelle comunità che non presentano tra gli allievi i numeri ritenuti fondamentali per il mantenimento della situazione attuale, diventa nebuloso e a rischio di disintegrazione. Da settimane la Provincia di Matera, che nel settore ha precise competenze, si è messa alla testa di quel complesso movimento fatto di alunni, genitori, docenti, personale amministrativo, sindaci e sindacati che chiede il rispetto del diritto all’istruzione...

LA PROVINCIA DI MATERA PER LA SCUOLA

 L’Amministrazione provinciale di Matera non intende abdicare al suo ruolo di protagonista nell’organizzazione del sistema scolastico locale che sta vivendo momenti difficili per effetto di scelte ministeriali riferite al ridimensionamento degli organici. In presenza di questa situazione il futuro della scuola materana, soprattutto nelle comunità che non presentano tra gli allievi i numeri ritenuti fondamentali per il mantenimento della situazione attuale, diventa nebuloso e ad alto rischio di disintegrazione. Da settimane la Provincia di Matera, che nel settore ha precise competenze, si è messa alla testa di quel complesso movimento fatto di alunni, genitori, docenti, personale amministrativo, sindaci e sindacati che chiede il rispetto del diritto all’istruzione senza che l’istituzione scolastica diventi per tutti i suoi protagonisti un percorso a rischio, a cominciare dalla paventata reintroduzione delle pluriclassi a finire al pendolarismo di adolescenti che si vedrebbero costretti a vivere per diverse ore lontani dalle rispettive comunità e dai singoli gruppi familiari. Il tutto accompagnato da notevoli aggravi dei costi per i comuni interessati che già soffrono per bilanci spesso in rosso. “Un sacrificio inaccettabile – hanno sottolineato nel corso di un affollato incontro il presidente della Provincia, Carmine Nigro, l’assessore all’Istruzione, Antonio Guida, e il presidente del Consiglio, Nicola Marino – di fronte al quale la nostra istituzione metterà in campo tutte le possibili iniziative al fine di scongiurare ingiuste penalizzazioni per le nostre comunità, soprattutto quelle più piccole e ad alto rischio di spopolamento”. Di qui la scelta, sostenuta dall’adesione alla vertenza scuola dei parlamentari lucani, di attivare un tavolo tecnico permanente allo scopo di mantenere, al momento, lo stato attuale e di predisporre un piano organico, a valere nel prossimo triennio, per una organizzazione equilibrata del sistema scuola onde evitare tagli all’occupazione e disagi per alunni, famiglie ed istituzioni locali in una realtà territoriale già penalizzata da altri negativi fattori. Nel raffronto tra organico di fatto ed organico di diritto, cioè tra il personale in servizio in quest’anno anno scolastico che ormai volge al termine ed il prossimo, questi i tagli previsti. Negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado il numero delle classi si riduce di 21 unità, nella scuola media inferiore il decremento è di 4 unità, mentre nelle elementari si arriva ad un meno 6. Infine, nella scuola dell’infanzia la perdita delle classi raggiunge quota 12. Per un totale di 43 classi che cancellano d’un colpo 140 posti di lavoro.

Letto 381 volte