Venerdì, 16 Maggio 2008 00:00

I GIOVANI E LA COSTITUZIONE

Tra le manifestazioni di apertura della Trend Expo, in corso da mercoledì a Matera, spicca quella dedicata ai giovani e al loro rapporto con la Costituzione repubblicana, organizzata nell’ambito delle iniziative curate dal Consiglio regionale della Basilicata. Un lavoro di approfondimento e di ricerca ha preceduto l’evento. A impegnarsi sulla Carta costituzionale gli alunni delle ultime classi delle scuole medie superiori di Matera e provincia, indicati dall’autorità scolastica provinciale nel primo pomeriggio, è stata la volta del cattedratico Guido Clemente di San Luca che ha saputo offrire ai ragazzi materni un vibrato esempio di quello che è stata e che è la Costituzione della Repubblica italiana.

I GIOVANI E LA COSTITUZIONE

Tra le manifestazioni di apertura della Trend Expo, in corso da mercoledì a Matera, spicca quella dedicata ai giovani e al loro rapporto con la Costituzione repubblicana, organizzata nell’ambito delle iniziative curate dal Consiglio regionale della Basilicata. Un lavoro di approfondimento e di ricerca ha preceduto l’evento. A impegnarsi sulla Carta costituzionale gli alunni delle ultime classi delle scuole medie superiori di Matera e provincia, indicati dall’autorità scolastica provinciale. Nella mattina di ieri, contestualmente all’inaugurazione della Trend Expo, oltre cento alunni hanno dato vita a un seminario condotto dal dottore di ricerca Giovanni Martini, della facoltà di Giurisprudenza della seconda Università degli studi di Napoli. A seguire, nel primo pomeriggio, è stata la volta del cattedratico Guido Clemente di San Luca che ha saputo offrire ai ragazzi materni un vibrato esempio di quello che è stata e che è la Costituzione della Repubblica italiana. Dopo il saluto portato dal consigliere regionale Antonio Di Sanza e dal dirigente scolastico Mauro  Trifiletti, tralasciando il linguaggio aulico, l’oratore ha saputo rendere in modo accessibile i principi fondamentali della Carta, ricordando che la parte prima della nostra Costituzione è inalienabile e che le modifiche (come quella, già avvenuta del Titolo quinto) riguarderebbero solo la seconda parte. I principi fondamentali restano in toccabili – ha detto Clemente di San Luca – come quello dell’uguaglianza, della parità e delle pari opportunità e soprattutto, l’impegno della Repubblica a rimuovere gli ostacoli che impediscono la loro applicazione. Alternando volutamente l’italiano al vernacolo partenopeo, Clemente di San Luca ha posto l’accento sulla necessità di non abbassare mai la guardia rispetto alla Costituzione, nata nel 1948dopo la lotta al nazifascismo e realizzata dall’unificazione dei principi di deputati all’Assemblea costituente appartenenti a diversi partiti e ispirati da diverse ideologie, come quella democristiana, comunista, socialista, repubblicana e liberale. Clemente di San Luca ha voluto anche fare un riferimento alla situazione di Napoli. “Alla base di quel disastro c’è l’egoismo di tanti cittadini che hanno scatenato molte manifestazioni di protesta ogni volta che si parlava della necessità di costruzione nella propria zona un inceneritore. Quando non si ha la dimensione della cittadinanza – ha affermato - purtroppo si finisce per perdere il senso della democrazia. Quello che è importante – ha concluso Guido Clemente di San Luca -  è interiorizzare la Costituzione, approfondendo ogni suo aspett6o, tant’é che trovo assurdo che nei licei non si studi il diritto”

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