SALOTTO ODG DI DI LORENZO
Il vicepresidente della Commissione consilaire Attivività produttive, Pasquale Di Lorenzo, in vista delle prossima seduta del Consilgio regionale di martedì prossimo ha depositato un ordine del giorno “al fine di accelerare le misure urgenti per la declaratoria del distretto del salotto e impegnare Regione e Governo per la estensione dei benefici della legge 181, nonché altre misure a sostegno delle famiglie degli operai espulsi dal sistema produttivo”. “La situazione di grave crisi in cui versa il settore del mobile imbottito – si legge nel documento - negli ultimi mesi sembra aggravarsi tanto da far richiedere alle principali aziende leader del settore, in un documento congiunto, la richiesta di dichiarazione dello stato di crisi industriale in considerazione della difficile congiuntura economica e valutaria internazionale, della contrazione delle vendite e delle esportazioni, nonché della difficoltà dell’acceso a linee di credito agevolato per sostenere il mantenimento dell’attuale livello industriale gia gravemente compromesso”. “Tale situazione – viene precisato - ha da tempo determinato una considerevole riduzione delle unità lavorative, nonché la chiusura di molte aziende dell’indotto e di conto lavorazione e le previsioni per il futuro non lasciano intravedere segnali di ripresa tali che possano far pensare concretamente ad un superamento della crisi tale da consentire il totale riassorbimento delle unità lavorative e il rilancio industriale del distretto del salotto. Una situazione che ha creato alle famiglie interessate notevoli disagi con contraccolpi sui consumi e quindi sull’economia di Matera in particolare e dei paesi limitrofi”. “Considerato l’età degli occupati del polo del salotto (relativamente giovane), nonché il numero significativo degli addetti posti in cassa integrazione – viene sottolineato nell’odg - si pone il problema di una loro riconversione occupazionale e/o di misure di sostegno per favorire la loro ricollocazione anche attraverso azioni che favoriscono iniziative autonome”. Con l’ordine del giorno si chiede che