UNA BASILICATA NON DA ANNOZERO
La Basilicata è la regione-ospite della quarta edizione di Nature, fiera del naturale e del benessere in corso in questi giorni a Forte Marghera di Venezia, oasi protetta, un tempo polveriera austro-ungarica. Nella suggestiva località lagunare, la Regione Basilicata si è presentata con 13 produttori di salumi, formaggi, miele, olio extravergine, fagioli di Sarconi e di Rotonda, peperoni di Senise, vino della Val d’Agri e di Roccanova, prodotti del Pollino. Nella sola giornata inaugurale, lo stand lucano è stato visitato da oltre seimila persone provenienti da ogni parte del mondo, compresi cinesi e giapponesi che si sono fermati a lungo a chiedere notizie sui prodotti esposti nella vetrina internazionale del settore. La Basilicata, dunque, è ben rappresentata a Nature e assume il ruolo di ospite d’onore per la sensibilità dimostrata dalla Regione nei confronti dei produttori e per la qualità dei prodotti presentati.
Durante la cerimonia inaugurale, l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico, ha posto l’accento sulla validità di una intensa collaborazione tra culture diverse e sull’importanza del lavoro agricolo quale fonte di prodotti certificati e naturali, oltre che strumento di salvaguardia ambientale. Falotico ha voluto presentare a Venezia una parte di Basilicata vera, diametralmente opposta a quella rappresentata da Annozero; una Basilicata generosa con il resto del Paese, ma aggredita da forze mediatiche oscure, che hanno il respiro corto del mancato approfondimento della realtà concreta e delle dinamiche in atto sul territorio. “Questa – ha detto - è la Basilicata che lavora, produce e guarda al futuro; che fa della solidarietà il suo punto di forxa e della sostenibilità ambientale la sua filosofia. Questa è la Basilicata che sa competere con il mercato globalizzato, puntando sulla peculiarità delle sue produzioni, e che sa affermarsi ovunque per serietà professionale e per consapevolezza etica. La Basilicata – ha aggiunto l’assessore Falotico – non è solo petrolio e acqua, che generosamente dona a cittadini di altre realtà regionali; è soprattutto realtà che governa la tecnologia e allarga i propri confini, esportando la lucanità. Il Presidente De Filippo ha saputo interpretare e irrobustire questa ricchezza con scelte strategiche di ampio respiro e su questa strada, sono certo, proseguirà la sua azione politica”. L’assesssore Falotico ha quindi parlato dell’Officina del Gusto Lucano e di altre iniziative previste dalla Regione per rafforzare la presenza della Basilicata sui mercati internazionali e nelle vetrine espositive nazionali e internazionali e per consolidare il rapporto di collaborazione con tutti i produttori, apparsi a Venezia alquanto motivati e soprattutto destinatari di una sensibilità istituzionale piuttosto rara nel panorama delle Regioni italiane. Una partecipazione, insomma, non da Annozero, come peraltro è stato sottolineato dai giornali veneti, che hanno pure elogiato “il gesto d’amore dell’assessore Falotico, quando ha acquistato in fiera due campane tibetane”.
Durante la cerimonia inaugurale, l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico, ha posto l’accento sulla validità di una intensa collaborazione tra culture diverse e sull’importanza del lavoro agricolo quale fonte di prodotti certificati e naturali, oltre che strumento di salvaguardia ambientale. Falotico ha voluto presentare a Venezia una parte di Basilicata vera, diametralmente opposta a quella rappresentata da Annozero; una Basilicata generosa con il resto del Paese, ma aggredita da forze mediatiche oscure, che hanno il respiro corto del mancato approfondimento della realtà concreta e delle dinamiche in atto sul territorio. “Questa – ha detto - è la Basilicata che lavora, produce e guarda al futuro; che fa della solidarietà il suo punto di forxa e della sostenibilità ambientale la sua filosofia. Questa è la Basilicata che sa competere con il mercato globalizzato, puntando sulla peculiarità delle sue produzioni, e che sa affermarsi ovunque per serietà professionale e per consapevolezza etica. La Basilicata – ha aggiunto l’assessore Falotico – non è solo petrolio e acqua, che generosamente dona a cittadini di altre realtà regionali; è soprattutto realtà che governa la tecnologia e allarga i propri confini, esportando la lucanità. Il Presidente De Filippo ha saputo interpretare e irrobustire questa ricchezza con scelte strategiche di ampio respiro e su questa strada, sono certo, proseguirà la sua azione politica”. L’assesssore Falotico ha quindi parlato dell’Officina del Gusto Lucano e di altre iniziative previste dalla Regione per rafforzare la presenza della Basilicata sui mercati internazionali e nelle vetrine espositive nazionali e internazionali e per consolidare il rapporto di collaborazione con tutti i produttori, apparsi a Venezia alquanto motivati e soprattutto destinatari di una sensibilità istituzionale piuttosto rara nel panorama delle Regioni italiane. Una partecipazione, insomma, non da Annozero, come peraltro è stato sottolineato dai giornali veneti, che hanno pure elogiato “il gesto d’amore dell’assessore Falotico, quando ha acquistato in fiera due campane tibetane”.