Lunedì, 31 Marzo 2008 00:00

DI LORENZO SUL POLO DEL SALOTTO

Il vicepresidente della Commissione attività produttive Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Popolo della libertà) ha presentato oggi un ordine del giorno che “impegna la Giunta regionale a chiedere al Governo la dichiarazione di crisi del polo del salotto e la consequenziale estensione anche per questo settore dell‘applicazione della legge 181/89 che prevede benefici per il rilancio e la riconversione industriale e l’ estensione degli ammortizzatori sociali per le unità lavorative espulse dal sistema produttivo”. La presentazione dell’ordine del giorno “trova ragione nelle continue notizie preoccupanti che vengono dal settore del salotto – afferma Di Lorenzo - e dalle drammaticità in cui versano tante famiglie materane.
DI LORENZO SUL POLO DEL SALOTTO
Il vicepresidente della Commissione attività produttive Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Popolo della libertà) ha presentato oggi un ordine del giorno che “impegna la Giunta regionale a chiedere al Governo la dichiarazione di crisi del polo del salotto e la consequenziale estensione anche per questo settore dell‘applicazione della legge 181/89 che prevede benefici per il rilancio e la riconversione industriale e l’ estensione degli ammortizzatori sociali per le unità lavorative espulse dal sistema produttivo”. La presentazione dell’ordine del giorno “trova ragione nelle continue notizie preoccupanti che vengono dal settore del salotto – afferma Di Lorenzo - e dalle drammaticità in cui versano tante famiglie materane che vivono un contesto sociale difficile e soprattutto senza intravedere un possibilità concreta di occupazione, di sostegno economico e di serenità futura”. Di Lorenzo ricorda che “con il decreto legge 14 marzo 2005, n. 35 (il cosiddetto decreto sulla competitività) sono state estese le aree che possono usufruire della legge 181”, e che “i risultati degli ultimi anni sono molto incoraggianti. Dall’entrata in vigore fino ad oggi, la legge ha prodotto oltre 140 nuove iniziative imprenditoriali, investimenti superiori ai 1.200 milioni di euro e un’occupazione diretta di oltre 8.500 addetti. Il meccanismo di funzionamento della legge prevede l’assunzione temporanea di partecipazioni di minoranza al capitale di rischio delle imprese, l’erogazione di contributi a fondo perduto, prefinanziamenti e mutui a tasso agevolato. La misura si rivolge ad aziende sane, con progetti tesi a creare nuove attività produttive o ad ampliare quelle esistenti. Possono beneficiare delle agevolazioni le società di capitali (piccole, medie o grandi imprese) sino al 40 per cento degli investimenti ammissibili con un contributo a fondo perduto per dare vita a nuove iniziative imprenditoriali anche per coloro i quali vogliano mettersi in proprio, per ampliamenti, ammodernamenti, delocalizzazioni, ristrutturazioni o riattivazioni di unità produttive esistenti che, in ogni caso, producano nuova occupazione, aggiuntiva a quella preesistente”. ”L’estensione dei benefici di tale legge anche per il materano – conclude Di Lorenzo - significa anche e soprattutto intervenire a favore dei lavoratori espulsi da sistema produttivo, che rappresenta il vero dramma della crisi del salotto prevedendo una normativa che interviene su prepensionamenti, mobilità ed estensione del periodo di cassa integrazione attraverso la stipula di appositi protocolli di intesa”.
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