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Martedì, 04 Marzo 2008 00:00

LAVORO: DOV' E' LA SICUREZZA?

Ancora morti sul lavoro. Un’altra sciagura ha colpito chi vive del prodotto delle proprie braccia. Non è successo lontano. Quattro persone (a cui si è aggiunta una quinta), il titolare di un'azienda e quattro dei suoi dipendenti. sono morti a Molfetta. Sono morti uno dopo l'altro, nel tentativo di salvare i loro compagni. Un episodio drammatico che allunga la tragica lista delle vittime sul lavoro in Italia e che la dice lunga sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Teatro della vicenda la Truck Center, una media azienda nella zona industriale di Molfetta che si occupa di autolavaggio e soprattutto del lavaggio di cisterne. Il lavaggio di una cisterna di un camion con l’acido solforico diventa un’evento di morte. Si tratta di un lavoro consueto.

LAVORO: DOV' E' LA SICUREZZA?

Ancora morti sul lavoro. Un’altra sciagura ha colpito chi vive del prodotto delle proprie braccia. Non è successo lontano. Quattro persone (a cui si è aggiunta una quinta), il titolare di un'azienda e quattro dei suoi dipendenti. sono morti a Molfetta. Sono morti uno dopo l'altro, nel tentativo di salvare i loro compagni. Un episodio drammatico che allunga la tragica lista delle vittime sul lavoro in Italia e che la dice lunga sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Teatro della vicenda la Truck Center, una media azienda nella zona industriale di Molfetta che si occupa di autolavaggio e soprattutto del lavaggio di cisterne. Il lavaggio di una cisterna di un camion con l’acido solforico diventa un’evento di morte. Si tratta di un lavoro consueto, fatto tante altre volte. Terminata l'operazione un operaio, Guglielmo Mangano, di 44 anni, apre lo sportello superiore. Non si sa se scende per completare l'opera o se resta alla sommità. Ma è investito dalle esalazioni dello zolfo di cuie era carico il grande contenitore e che era stato appena lavato. Perde conoscenza e si accascia alla base della cisterna. I suoi compagni si accorgono di quanto sta accadendo. Luigi Farinola, 37 anni cerca di soccorrelo, poi Biagio Sciancalepore, di 22, ma nessuno risale. La consapevolezza della tragedia si diffonde in un attimo. Interviene anche il titolare dell'azienda, Vincenzo Altomare, di 64 anni. Anche lui, non risalirà. Sono deceduti tutti, asfissiati dallo zolfo. Stamattina non ce l'ha fatta nemmeno Michele Tasca, un ragazzo di 20 anni anche lui dipendente della Truck Center, ricoverato in rianimazione nell'ospedale di Molfetta. A provocare il decesso quasi sicuramente le lesioni ai polmoni provocate dall'inalazione di gas da zolfo. Il contenuto della cisterna era classificato come “altamente tossico”. Ora si indaga per omicidio colposo plurimo. Il pm inquirente, Giuseppe Maralfa, indaga nei confronti di persone da identificare. Il magistrato ha disposto l'autopsia per accertare che cosa abbia provocato la morte dei cinque uomini, verificare che cosa abbiano inalato e se siano state rispettate le norme di sicurezza. Bene ha fatto il presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, a sollecitare il Parlamento a varare, senza indugi (e senza aspettare i futuri esiti elettorali, aggiungiamo dal canto nostro) la nuova legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Una nazione civile ed evoluta come l’Italia non può continuare a portare il lutto per i suoi lavoratori, quelli che si guadagnano da vivere non giocando in Borsa o cantando canzonette. E’ ora di provvedere.

 
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