Sabato, 16 Febbraio 2008 00:00

LA 194 E LE ELEZIONI POLITICHE

Basta con le speculazioni di marca elettoralistica. La legge per l’interruzione volontaria della gravidanza va difesa. L’episodio dell’irruzione delle forze dell’ordine in un ospedale di Napoli, dove una donna si era appena sottoposta a un aborto terapeutico, eseguito nel pieno rispetto della legge e della volontà della donna, non dovrà più verificarsi in questa nazione.Bene hanno fatto le donne a riprendersi le piazze e manifestare il loro sconcerto. Il principio, intoccabile, del rispetto della volontà di un singolo individuo, rinforzata da quanto sancito da una legge dello Stato, che non deve essere messo in discussione nemmeno da chi è intervenuto per una segnalazione anonima di alto contenuto tragico.
LA 194 E LE ELEZIONI POLITICHE
 
Basta con le speculazioni di marca elettoralistica. La legge per l’interruzione volontaria della gravidanza va difesa. L’episodio dell’irruzione delle forze dell’ordine in un ospedale di Napoli, dove una donna si era appena sottoposta a un aborto terapeutico, eseguito nel pieno rispetto della legge e della volontà della donna, non dovrà più verificarsi in questa nazione.Bene hanno fatto le donne a riprendersi le piazze e manifestare il loro sconcerto. Il principio, intoccabile, del rispetto della volontà di un singolo individuo, rinforzata da quanto sancito da una legge dello Stato, non deve essere messo in discussione da chi, pur intervenendo per una segnalazione anonima di alto contenuto tragico (“una donna – ha detto l’anonimo delatore al telefono – si sta sbarazzando di un feto in un bagno”) non ha saputo cogliere la delicatezza del momento e ha insistito nel voler sottoporre l’interessata a un inopportuno e vessante interrogatorio. Ancor meno è giustificabile chi si prepara a presentare una lista centrata sulla proposta di una moratoria nei riguardi di un evento che nessuna donna, che ha dovuto ricorrere a un aborto, ha mai pensato di affrontare come se si trattasse della prova di capi di abbigliamento in un camerino. Giuliano Ferrara è libero di prendere ogni posizione in merito, ma pensare a una formazione politica che partecipa all’imminente confronto elettrorale rappresenta, quanto meno, una caduta di stile per chi ha saputo abituarci all’arguzia e alla forza delle sue posizioni, quasi sempre espresse in dissonanza dai tanti proni e interessati corifei del potere e dell’establishment, sia esso di centrosinistra o di centrodestra.Bene hanno fatto Walter Veltroni e Silvio Berlusconi a prendere le distanze politiche da un argomento che non dovrà diventare una “tigre” da cavalcare in campagna elettorale. Le conquiste civili, quelle valide per chiunque creda che l’Italia nata dalla lotta al nazifascismo e dalla Costituzione repubblicana, non possono diventare oggetto di dispute mediatiche o di strombazzamenti dai palchi, nella logica di “chi grida più forte ha ragione”. Del diritto alla vita (compresa quella di chi genera una vita) o dell’interruzione delle gravidanze se ne potrà discutere in seguito, lontano dal frastuono e dall’agitazione di partiti, candidati e sostenitori (laici o religiosi) di contrapposte fazioni ma, per cortesia, facciamolo dopo, evitando di creare insostenibili situazioni controverse e anche intimidatorie, come è stata quella di Napoli.
Letto 394 volte