Martedì, 29 Gennaio 2008 00:00

CARELLI E LA GIUNTA RINVIATI A GIUDIZIO?

Il procuratore della Repubblica Giuseppe Chieco ha chiesto al gip (Giudice per le indagini preliminari) Rosa Bia il rinvio a giudizio sia per la giunta provinciale in carica negli anni a cavallo del 1998 e il 2004 che per due dirigenti dell’ente. Per il Procuratore si tratta di “una reiterata e sistematica violazione di leggi e regolamenti, determinando un ingiusto vantaggio patrimoniale in favore dei dirigenti assunti con correlativo danno ingiusto arrecato ad altri candidati”. Sono finiti sotto inchiesta i concorsi per l’assunzione dei dirigenti del settore finanziario Francesco Menzella e del settore tecnico – viabilità Domenico Pietrocola.
CARELLI E LA SUA GIUNTA RINVIATI A GIUDIZIO?
 
Il procuratore della Repubblica Giuseppe Chieco ha chiesto al gip (Giudice per le indagini preliminari) Rosa Bia il rinvio a giudizio sia per la giunta provinciale in carica negli anni a cavallo del 1998 e il 2004 che per due dirigenti dell’ente. Per il Procuratore si tratta di “una reiterata e sistematica violazione di leggi e regolamenti, determinando un ingiusto vantaggio patrimoniale in favore dei dirigenti assunti con correlativo danno ingiusto arrecato ad altri candidati”. Sono finiti sotto inchiesta i concorsi per l’assunzione dei dirigenti del settore finanziario Francesco Menzella e del settore tecnico – viabilità Domenico Pietrocola. Quest’ultimo, come è noto, è indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito del procedimento che ha coinvolto anche l’ex ministro della giustizia e leader dell’Udeur Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo. Le persone per cui il pm Chieco ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio continuato in concorso sono l’ex presidente della Provincia Giovanni Carelli, già presidente della Provincia di Matera e attuale consigliere regionale passato dalla Margherita a Italia dei Valori, insieme ai componenti della sua giunta Francesco Bitondo e Francesco Labriola, Leonardo Calciano, Rosa Maria Benevento, Paolo Emilio Stasi, Giuseppe Filippo  e Nicola Tauro, nonché l’allora responsabile del personale Rosina D’Onofrio, e il segretario generale dell’ente (ora in pensione) Filippo Fortunato, anche come presidente della commissione giudicatrice. “Pubblici ufficiali che – si legge nella richiesta di rinvio a giudizio – nella consapevolezza di favorire l’assunzione del dott. Menzella e dell’ing. Pietrocola, in violazione dell’obbligo di approvazione del programma triennale assunzioni, dell’obbligo di individuazione piante organiche e pianificazione assunzioni con accertamento delle competenze informatiche e di lingua straniera, dell’obbligo di deliberazione annuale della giunta per l’avvio di procedure concorsuali, dell’obbligo di comunicazione alla Funzione pubblica per l’assegnazione di personale in mobilità, indicevano i citati concorsi”. Seguivano a distanza di tre anni le delibere “riguardanti la nomina delle commissioni giudicatrici anch’esse in violazione di legge in quanto nominato presidente Filippo Fortunato sebbene ricoprisse la carica di consigliere comunale (Margherita) di Matera culminando l’iter concorsuale con la nomina dei vincitori e la loro assunzione con palese violazione della Legge finanziaria 2003 (Patto di stabilità interno) e dell’obbligo di rideterminazione della dotazione organica per le assunzioni a tempo indeterminato”. Proprio due degli “altri candidati” Giuseppe Giordanoe Franco Aiello, denunciarono il fatto alle autorità competenti e diedero il via all’inchiesta oggi arrivata a conclusione. Spetterà,successivamente al Gup (Giudice per le udienze preliminari) decidere se rinviare o meno a giudizio Carelli, i suoi assessori e i dirigenti. Giordano e Aiello sono parte offesa nel procedimento, insieme all’attuale presidente dell’ente Carmine Nigro.
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