Martedì, 22 Gennaio 2008 00:00

DE FILIPPO A POLICORO: LA CHIESA E' VOSTRA

“Nella finanziaria del 2008 abbiamo inserito strumenti che ci consentiranno di completare in tempi rapidi il trasferimento di altri beni della storica borgata di Policoro chiudendo definitivamente un capitolo aperto da circa 50 anni, da troppo, troppo tempo”. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso della cerimonia di consegna alla Curia vescovile di Tursi – Lagonegro di alcuni immobili utilizzati dalla parrocchia “Maria Santissima del ponte”. Si tratta della chiesa madre, di un alloggio adibito a circolo parrocchiale e sagrestia, un alloggio per le attività di catechismo e uno adibito a casa canonica. La cerimonia è stata aperta con una Santa messa officiata dal Vescovo di Tursi – Lagonegro, mons. Francesco Nolé.

DE FILIPPO A POLICORO: LA CHIESA E' VOSTRA

“Nella finanziaria del 2008 abbiamo inserito strumenti che ci consentiranno di completare in tempi rapidi il trasferimento di altri beni della storica borgata di Policoro chiudendo definitivamente un capitolo aperto da circa 50 anni, da troppo, troppo tempo”. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso della cerimonia di consegna alla Curia vescovile di Tursi – Lagonegro di alcuni immobili utilizzati dalla parrocchia “Maria Santissima del ponte”. Si tratta della chiesa madre, di un alloggio adibito a circolo parrocchiale e sagrestia, un alloggio per le attività di catechismo e uno adibito a casa canonica. La cerimonia è stata aperta con una Santa messa officiata dal Vescovo della diocesi di Tursi – Lagonegro, mons. Francesco Nolè e dal parroco, don Carlo Ferrarotti. “Policoro – ha aggiunto De Filippo al termine della liturgia – rappresenta la sintesi della Basilicata in quanto il borgo è nato sulla spinta di persone arrivate da quasi tutta la regione in uno straordinario momento della nostra storia. Era, pertanto, un piccolo neo vedere intestata la chiesa di questo borgo a una serie di enti, prima la Cassa per il mezzogiorno, l’Ente riforma, l’Esab e poi ancora l’Alsia. Era una nota stonata. Sono trascorsi 50 anni da allora. Un tempo lunghissimo. Con profondo spirito di servizio abbiamo approvato subito il trasferimento cercando di recuperare terreno e nella consapevolezza che queste sono le cose che la politica deve fare: rispondere con fatti concreti ai bisogni dei cittadini. Abbiamo voluto riconsegnare la chiesa alla sua comunità, a tutti i cittadini, a tutti noi”. “Ora – ha aggiunto De Filippo – dobbiamo completare l’opera grazie agli strumenti normativi inseriti nella Finanziaria 2008. E il mio impegno è quello di concludere subito questa vicenda con molta modestia e umiltà. Da oggi in poi – ha concluso De Filippo – la chiesa è vostra”.

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