Martedì, 15 Gennaio 2008 00:00

FOTOGRAFIA: TRA REALTA' E VIRTUALITA'

Si è concluso a Roma il workshop organizzato dalla presidenza del Consiglio regionale della Basilicata in collaborazione con l’assessorato alla cultura della Provincia di Roma e la Biblioteca nazionale centrale di Roma. Durante i lavori, critici fotografici e fotografi hanno parlato della rappresentazione del luogo. Erano presenti in sala gli studenti dell’Istituto di fotografia Cine Tv Roberto Rossellini. “Un giorno di riflessioni sul ruolo della fotografia come mezzo d’espressione, che ha avuto un duplice obiettivo: quello di creare sinergie tra istituzioni per promuovere forme di confronto e quello di offrire una vetrina ai tre vincitori". E’ quanto ha dichiarato in proposito la presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Maria Antezza.
FOTOGRAFIA COLLEGAMENTO TRA REALTA E VIRTUALITA
 
Si è concluso a Roma il workshop organizzato dalla presidenza del Consiglio regionale della Basilicata in collaborazione con l’assessorato alla cultura della Provincia di Roma e la Biblioteca nazionale centrale di Roma. Durante i lavori, critici fotografici e fotografi hanno parlato della rappresentazione del luogo. Erano presenti in sala gli studenti dell’Istituto di fotografia Cine Tv Roberto Rossellini. Con queste foto ho inteso parlare delle metropoli contemporanee, dei loro centri storici e delle loro periferie che la civiltà dei consumi e l'attuale epoca postindustriale e postmoderna hanno reso fra loro omologabili, nonostante l'inconfondibile magnificenza artistica dei segni del passato”. E’ quanto ha dichiarato Roberto Bossaglia, docente di fotografia all'Accademia di Belle Arti di Roma, nell’affrontare il tema "Un'altra scena. La fotografia di architettura e di paesaggio". Agli studenti presenti in sala, Roberto Bossaglia che insegna fotografia all'Accademia di Belle Arti, e che ha dato vita a progetti inerenti la lettura del paesaggio urbano in Italia ha spiegato che per realizzare immagini di città è necessario interpretarle e trasportarle su carta come “un accumulo di segni dell'uomo che si depositano, sovrapponendosi e interferendo gli uni con gli altri, sulle superfici della scena urbana”. Francesco Radino, fotografo professionista di fama internazionale ha spiegato come si arriva ad osservare i luoghi che “sono i luoghi della vita, quelli del lavoro, quelli costruiti e quelli al contrario naturali, i luoghi d'incontro, i luoghi come spazio comune, da condividere, proteggere, portare alla luce, riconoscere”. Ha spiegato che “quando ci si pone dinanzi a un luogo, devono scattare processi concatenati l’uno all’altro: il narrare, il misurare, l’investire di significati, prendere posizione rispetto al tempo e allo spazio e offrire infine una chiave di lettura da condividere con il resto del mondo”. “La fotografia dunque – ha sottolineato – viene vissuta come territorio libero, misterioso e familiare allo stesso tempo, dove ciascuno può intervenire, con capacità e modalità proprie, ed essere partecipe, più o meno consapevole, del sentimento del mondo”. “Un giorno di riflessioni sul ruolo della fotografia come mezzo d’espressione. Una iniziativa che si è connotata di una valenza particolare, in quanto non si è trattato di una semplice esportazione di evento ma di una manifestazione che ha avuto un duplice obiettivo: quello di creare sinergie tra istituzioni per promuovere forme di confronto e quello di offrire una vetrina ai tre vincitori della seconda edizione del Premio internazionale di fotografia “Viaggio in Basilicata. I giovani e il futuro: la percezione di una speranza” leggendo ad un pubblico di addetti ai lavori i loro portfolii, strumenti particolarmente utili alla valutazione di un professionista”. E’ quanto ha dichiarato in proposito la presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Maria Antezza. Alla fine dell’iniziativa sono stati presentati i portfolii dei tre vincitori della seconda edizione del Premio internazionale Viaggio in Basilicata, Antonio Passivanti, Marcello Mariana e Marcello Mantegazza.
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