A MATERA LA MAGGIORANZA SI “VERIFICA”
Qualcosa si sta sciogliendo nel grande gelo che ha caratterizzato i rapporti all’interno della maggioranza di centrodestra che assicura il consenso al sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico e alla sua giunta. Segnali di disponibilità erano già venuti alla fine dell’anno appena trascorso, tanto che la riunione di ieri pomeriggio (incominciata introno alle ore 15,00 e protrattasi fino a sera inoltrata) ha visto intorno a un tavolo i rappresentanti e i capigruppo dei partiti di centrodestra, i consiglieri e gli assessori della lista civica Città domani e il coordinatore dei Circoli della libertà (in rappresentanza dei sette consiglieri provenienti dalle liste civiche). A fare da “fluidificanti”, come si dice in gergo calcistico, l’onorevole Guido Viceconte e il consigliere regionale Cosimo Latronico, quest’ultimo supportato dalla presenza vigile del suo collega Pasquale De Lorenzo, in forza alla neoformazione di Maria Vittoria Brambilla. La ragione del contendere, a detta dei rappresentanti dei Circoli, è stata quella del rilancio dell’attività amministrativa della Giunta Buccico, con un particolare riferimento alla qualità dei programmi e delle azioni da porre in essere. A questo proposito, dallo stesso fronte è pervenuta, in modo più o meno ufficiale, la richiesta a ribadire come superata la fase della cosiddetta giunta tecnica per aprire un nuovo periodo di governo cittadino, contraddistinto da una connotazione più “politica” dell’esecutivo municipale, con il conseguente azzeramento della giunta in carica. I presenti hanno preso atto delle reciproche posizioni espresse ma, a quanto pare, la richiesta di azzeramento non ha trovato favorevoli né il sindaco né gli altri presenti. Momenti di vivace dialettica sono stati provocati, poi, dalla richiesta di un esponente del centrodestra di discutere in merito al comportamento dei sette consiglieri “ex civici”, così come ha sollevato rumorose perplessità la richiesta di mettere in discussione anche la carica di presidente del Consiglio cittadino. Chi pensava di poter chiudere in poche ore la partita, magari assegnando semplicemente i due assessorati (Lavori pubblici e Cultura) rimasti nel cassetto, si è trovato davanti a una determinata azione di resistenza, mirante a rivedere l’assegnazione di tutte le deleghe assessorili. Di positivo c’è che la maggioranza ha ripreso a dialogare, superando almeno le contrapposizioni precoconcette anche se, a quanto sembra, le cose non si risolveranno nel giro di pochi giorni.