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Martedì, 15 Dicembre 2009 00:00

INGIUSTIFICABILE

Non siamo mai stati teneri con Silvio Berlusconi e con la sua accolita di ministri e ministre. Non ci piace l’atteggiamento arrogante che spesso egli ha avuto nei riguardi del Paese, della magistratura e, in maggior specie, del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale. Non abbiamo gradito punto le sue spiritosaggini, specialmente quando queste sono state commesse davanti a una platea di altissimi esponenti di altre nazioni. Non ci piace e non ci piacerà mai il suo supposto vedere (ma dove li vede, vorremmo saperlo…) comunisti ovunque.

INGIUSTIFICABILE

Non siamo mai stati teneri con Silvio Berlusconi e con la sua accolita di ministri e ministre. Non ci piace l’atteggiamento arrogante che spesso egli ha avuto nei riguardi del Paese, della magistratura e, in maggior specie, del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale. Non abbiamo gradito punto le sue spiritosaggini, specialmente quando queste sono state commesse davanti a una platea di altissimi esponenti di altre nazioni. Non ci piace e non ci piacerà mai il suo supposto vedere (ma dove li vede, vorremmo saperlo…) comunisti ovunque. Non ci sembra che le cenette a palazzo Grazioli, con la D’Addario e altre signorine disinvolte, sia un comportamento ideale per un Capo di stato. Detto questo, non possiamo tollerare altrettanto che qualcuno possa esercitare una qualsiasi forma di violenza nei riguardi di chi svolge la sua attività politica e istituzionale. La nostra Costituzione repubblicana garantisce la libertà di espressione per ognuno di noi e nessuna farneticazione fintosinistrorsa o postmarxista d’accatto, potrà mai scalfire le parole della nostra Carta. Non ci sono e non ci possono essere deroghe, in proposito. Per questo motivo, anche se riusciamo a capacitarci che l’infermità mentale di tale Massimo Tartaglia sia stata la causa scatenante del suo gesto inconsulto, non posiamo mandare giù il fatto che qualcuno, dentro e fuori del Parlamento, ha fatto lievitare ad arte il clima di odio e di scontro civile che, lo ripetiamo, deve essere solo confronto politico, magari acceso, ma senza compromissione fisica per alcuno. Non ci sono piaciute le dichiarazioni  politicamente interessate di Antonio Di Pietro e anche la stessa Rosy Bindi avrebbe fatto bene a calibrare meglio le parole. In più, rigettiamo con forza ogni volgare aggregazione creata sul web, dai “10, 100, 1000 Tartaglia” a chi ha “partorito” illegalmente, appropriandosi di migliaia di finte adesioni, un sito di sostegno e di solidarietà a Berlusconi. In queste ore, lo ribadiamo, dobbiamo ritrovare la civiltà di un confronto diverso, lontano dalla violenza e dalla sopraffazione. . Per quel che riguarda il Silvio, gli auguriamo una pronta guarigione e ci auguriamo di vederlo al più presto impegnato nelle sue attività, politiche imprenditoriali o pelviche, per poterlo di nuovo, risolutamente dissentire e motteggiarlo. E, per ricordare http://www.youtube.com/watch?v=ae4wjD32PCE  

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