Giovedì, 20 Dicembre 2007 00:00

FINANZIARIA LUCANA: NO DEI SINDACATI

Giudizio non positivo dei segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil sulla finanziaria regionale lucana, in discussione da questa mattina in Consiglio regionale. “La finanziaria regionale per il 2008 non rappresenta ancora la svolta attesa in fatto di scelte innovative capaci di invertire il trend negativo che ha caratterizzato l’andamento dell'economia regionale negli ultimi anni”. “E’ ripartito il confronto ma non la vera concertazione” e il dialogo vero dovrà avvenire sul documento unitario sullo sviluppo che abbiamo presentato alla giunta”. I tre segretari Pepe, Falotico e Delicio spiegano che “occorre prioritariamente caratterizzare l'insieme della manovra finanziaria con l'impegno politico di costituire il fondo per le convenienze localizzative.
FINANZIARIA REGIONALE GIUDIZIO NEGATIVO DEI SINDACATI
Giudizio non positivo dei segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil sulla finanziaria regionale lucana, in discussione da questa mattina in Consiglio regionale. “La finanziaria regionale per il 2008 non rappresenta ancora la svolta attesa in fatto di scelte innovative capaci di invertire, in maniera decisiva, il trend negativo che ha caratterizzato l’andamento dell'economia regionale negli ultimi anni”. “E’ ripartito il confronto ma non la vera concertazione” e il dialogo vero dovrà avvenire sul documento unitario sullo sviluppo che abbiamo presentato alla giunta”. I tre segretari Pepe, Falotico e Delicio spiegano che “occorre prioritariamente caratterizzare l'insieme della manovra finanziaria regionale con l'impegno politico di costituire il fondo per le convenienze localizzative al fine di implementare la competitività del sistema economico regionale e dar vita ad un nuovo percorso di investimenti produttivi”. Inoltre ritengono che nell'ambito della manovra sia “indispensabile recuperare la centralità del lavoro a tempo indeterminato”. Sul capitolo della non autosufficienza i leader di Cgil, Cisl e Uil ravvisano una prima timida apertura della giunta e ritengono che “le risorse del fondo regionale per i non autosufficienti non possono essere la riproposizione di quelle già stanziate lo scorso anno, senza alcun incremento sia sul piano economico che sui programmi, trasformando così un atto innovativo e coraggioso in un mero artifizio di bilancio, che prevede interventi sociali solo apparenti”. Tra le diverse proposte del sindacato lucano assume un carattere prioritario il tema energetico, rispetto al quale si rivendica una “maggiore incisività della Regione”, alla quale Cgil, Cisl e Uil chiedono di approvare immediatamente il piano energetico ambientale regionale e dare pieno compimento alla Sel, “che non può essere soltanto una società di trading – tengono a precisare i leader sindacali – ma dovrà assumere anche un ruolo forte nell’ambito della produzione energetica, pensando a tal riguardo ad una vera e propria multiutility, nell’ottica di una riconfigurazione unitaria di tutte le local utility (energia, acqua, trasporti)”. Intanto, Cgil, Cisl e Uil sono convinte della necessità della costituzione del fondo energetico regionale che “intervenga, da subito, per ridurre il costo dei servizi (elettricità, gas e acqua) per le attività industriali e produttive”, mentre per i cittadini si chiedono misure di equità sociale in ordine alle tariffe dei servizi pubblici. Per quanto riguarda invece la proposta di sconto sulla bolletta del gas alle famiglie lucane, oltre ad aver richiesto la sollecita definizione del completamento della rete del gas-metano nei comuni ancora sprovvisti, le organizzazioni sindacali ritengono che “questa misura vada indirizzata esclusivamente o prevalentemente alle famiglie con redditi medio bassi, prevedendo, inoltre, forme di compensazione per quelle famiglie che pur possedendo i necessari requisiti, risiedono in aree non servite dalla rete del gas metano”. In tema di occupazione Pepe, Falotico e Delicio chiedono misure nei confronti dei lavoratori disoccupati, inoccupati e svantaggiati, privi di sostegno al reddito, mirate all'inserimento lavorativo, nonché interventi per i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo e prossimi alla pensione, misure di stabilizzazione per i lavoratori precari e degli Lsu utilizzati dalle amministrazioni locali. “Su quest'ultimo capitolo abbiamo ravvisato una certa attenzione del governo regionale sui processi di stabilizzazione – dicono i tre leader sindacali – ma chiediamo che il tutto venga incardinato in un programma di lungo periodo almeno triennale”. Attenzione anche ai lavoratori della forestazione, “precari da sempre”, sottolineano, con la richiesta di una progressiva estensione delle giornate lavorative fino a quota 151 per tutti i braccianti forestali. Pepe, Falotico e Delicio hanno chiesto una “specifica norma a tutela della clausola sociale dei lavoratori degli appalti delle pulizie e delle attività socio-assistenziali per evitare lo scempio delle gare al massimo ribasso che autorizza le aziende a non rispettare i diritti dei lavoratori, a partire dai salari”. Evidenziano inoltre “l’assoluta necessità di misure integrate che rilancino il sistema della scuola e dell’istruzione lucana, considerato da recenti statistiche tra i meno efficienti d’Italia e di Europa, da integrare con un intervento normativo sull’università e sulla ricerca affinché le risorse messe a disposizione dal governo regionale siano effettivamente finalizzate ad una strategia di sviluppo regionale e a creare occupazione per i tanti giovani precari con elevate competenze”. Cgil, Cisl e Uil non mancano di sottolineare come “in questi anni la programmazione regionale, pur conseguendo apprezzabili performance in relazione alla quantità spesa, non ha prodotto tutti i risultati attesi, soprattutto in materia di occupazione. Insomma, “al netto di alcune aperture su punti specifici, quali il fondo di coesione per i piccoli comuni ed il fondo sul precariato e per gli ultra 55enni”, concludono i tre leader confederali, “nel disegno di legge finanziaria non trova ancora compiuto riscontro un insieme di questioni che abbiamo posto all'attenzione della giunta e che siamo in attesa di capire se saranno recepite prima o nel corso del dibattito consiliare”.
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