Giovedì, 20 Dicembre 2007 00:00

MEGLIO UN LIBRO

Siamo in pieno clima di regali natalizi, anche se questa fine d’anno si presenta di tasca oltremodo stretta. Non perché i materani siano diventati improvvisamente genovesi, ma perché la crisi sta colpendo davvero tutti e in modo tangibile. La fiaccolata della manifestazione di mercoledì sera, organizzata dal sindacato pensionati della Cgil, ne è una prova eloquente. Come si dice a Roma, quest’anno non c’è trippa per gatti. Se si deve pensare a una strenna, sarà bene farlo regalando libri, un presente sostanzialmente non dispendioso. Mi permetto di suggerire gli autori locali, dal momento che il battage pubblicitario per i titoli di spicco a livello nazionale permette a a tutti voi di decidere per il meglio.
MEGLIO UN LIBRO
 
Siamo in pieno clima di regali natalizi, anche se questa fine d’anno si presenta di tasca oltremodo stretta. Non perché i materani siano diventati improvvisamente genovesi, ma perché la crisi sta colpendo davvero tutti e in modo tangibile. La fiaccolata della manifestazione di mercoledì sera, organizzata dal sindacato pensionati della Cgil, ne è una prova eloquente. Come si dice a Roma, quest’anno non c’è trippa per gatti. Se si deve pensare a una strenna, sarà bene farlo regalando libri, un presente sostanzialmente non dispendioso, che resta sugli scaffali e che può essere riletto o letto da più persone. Mi permetto di suggerire gli autori locali, dal momento che il battage pubblicitario per i titoli di spicco a livello nazionale permette a tutti voi di decidere per il meglio. Per chi ancora non lo ha letto, un must è rappresentato da “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia, vincitrice del premio Campiello. Non è da trascurare il volume edito per i tipi di Antezza “Rosario Genovese fotografo”, una raccolta di istantanee scattate dal compianto fotografo, amico di Carter- bresson e di Carlo Levi. Il volume, che ripropone una lettura in chiave antropologica della produzione di Genovese, è corredato dai testi critici di Ferdinando Mirizzi e del collega Pasquale Doria. Altrettanto interessante è il volume, edito dalla Libreria dell’Arco di Matera “Partenze da fermo”, una raccolta di racconti brevi di autori materani e lucani. Sicuramente originale è il “Gioco dell’oca” realizzato da Domenico Notarangelo: si tratta di una scatola che contiene il noto rettangolo del gioco, con tanto di dadi e libro di accompagnamento. La caratteristica singolare è che le caselle rappresentano le tappe della storia di Matera. Sul fronte del fumetto, poi, abbiamo due notevoli novità. Una è costituita da “Cronache degli anni Settanta” di Pino Oliva, uno spaccato autobiografico divertente sul passato prossimo di quelli della generazione successiva a quella di scrive. Il libro è corredato dalle istruzioni per realizzare alcuni giochi “poveri”, compresa la famosa “fionda apache”. Un altro lavoro grafico di rilievo è quello di Giuseppe Palombo e Massimo Carlotto (Rizzoli) dal titolo “ Tomka, il gitano di Guernica”, mentre non è da trascurare l’ultima fatica di Claudia Piantedosi “Con la corona e con lo scettro” della Laterza editrice. E, se proprio non volete leggere, guardatevi “ Lo scheletro massiccio” un lungometraggio realizzato dalla Rvm di Matera sulla ricorrenza del 2 Luglio, autori Mimma Maranghino e Mario Raele. Buona lettura, o altro.
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