Martedì, 18 Dicembre 2007 00:00

REPARTI A TINCHI E "CARTA" A MATERA

Dopo l’inaugurazione dei nuovi reparti ristrutturati all’Ospedale di Tinchi, nel mese di gennaio, non appena verranno ultimate le procedure per il reclutamento del personale necessario ad assicurare il regolare svolgimento delle attività ed anche al fine di pesare la relativa spesa sul nuovo esercizio finanziario, la Medicina ad indirizzo gastroenterologico, diretta dal Dott. Mauro Annese, passerà a 20 posti letto. Un percorso condiviso , tra soggetti pubblici e privati, per un modello di welfare integrato ed efficace verso i bisogni della persona. E’ una delle motivazioni che ha portato la direzione strategica della Asl n.4 ad ad adottare “La Carta dei presupposti alla Buona cooperazione sociale’’.

NUOVI REPARTI A TINCHI E LA "CARTA" DEI PRESUPPOSTI A MATERA

Dopo l’inaugurazione dei nuovi reparti ristrutturati all’Ospedale di Tinchi, nel mese di gennaio, non appena verranno ultimate le procedure per il reclutamento del personale necessario ad assicurare il regolare svolgimento delle attività ed anche al fine di pesare la relativa spesa sul nuovo esercizio finanziario, la Medicina ad indirizzo gastroenterologico, diretta dal Dott. Mauro Annese, passerà a 20 posti letto, potendo quindi contare sui nuovi locali. La chirurgia avrà otto posti letto di cui quattro verranno utilizzati per il day surgery. Saranno in tal modo operativi i nuovi reparti, mentre andrà avanti il progetto di realizzazione della piscina terapeutica la cui prima pietra è stata posta nei giorni scorsi. Non più di quattro posti letto per ogni stanza, servizi igienici non può centralizzati ma indipendenti in ogni camera, televisione, arredo nuovo e colorato, comfort a livelli qualitativi eccellenti, nel giro di poco tempo tutto questo sarà nella fruizione dei pazienti. Sempre a Tinchi continuerà l’attività del day-hospital per l’ostetricia e la ginecologia il cui reparto non é previsto in un Ospedale Distrettuale e stanno per essere attivati i primi sei posti letto per la riabilitazione neuro-motoria. Tutto questo era già stato preannunciato dal Direttore Generale Pietro Quinto nella giornata di inaugurazione.
E inanto oggi verrà recapitata a tutti i consiglieri comunali del comune di Pisticci una relazione tecnica, con allegati tutti i collaudi e le certificazioni di conformità, a firma del direttore dei Lavori l’architetto Gennaro Larotonda, da cui si evince che la ristrutturazione a Tinchi è stata eseguita a regola d’arte e nel rispetto del progetto approvato dalla regione. Tutto ciò al fine di evitare speculazioni basate su notizie prive di fondamento. D’altra parte lo stesso sindaco di Pisticci Michele Leone che oltre ad essere il Presidente della Conferenza dei Sindaci è anche un tecnico sta seguendo con attenzione e grande interesse l’attività di potenziamento del nosocomio pisticcese.

Un percorso condiviso , tra soggetti pubblici e privati, per un modello di welfare integrato ed efficace verso i bisogni della persona. E’ una delle motivazioni che ha portato la direzione strategica della Asl n.4 ad adottare “La Carta dei presupposti alla Buona cooperazione sociale’’, un indirizzo e un riferimento culturale ed etico per le istituzioni e gli operatori impegnati nella costituzione di un moderno modello di assistenza sociale. La decisione segue al proficuo dibattito emerso nel giugno scorso durante il convegno sul tema “Rapporto pubblico-privato sociale: quali politiche e quali pratiche di integrazione nei servizi di salute mentale?”. La cooperazione sociale, caratterizzata da un ruolo sussidiario del servizio pubblico, ha consentito di garantire “risposte territoriali’’ per l’emancipazione di persone a bassa contrattualità sociale: dal superamento degli ospedali psichiatrici ai servizi domiciliari,all’inserimento lavorativo. Nel progetto di welfare a cui si sta lavorando a livello centrale e locale,che riafferma la centralità del Servizio pubblico, anche la buona cooperazione sociale chiede di svolgere quel ruolo svolto finora in Basilicata. Genesi dell’impresa, valori identitari (mutualità e solidarietà) e finalità pubblica legata alla promozione e all’integrazione sociale dei cittadini sono i presupposti della buona cooperazione sociale. “Con l’adozione della Carta -ha detto il direttore generale della Asl n.4, Domenico Maroscia- intendiamo contribuire a promuovere e a realizzare buone pratiche di integrazione tra i soggetti del Servizio pubblico e del Privato sociale, finalizzate alla costruzione di risposte alle esigenze dei cittadini fruitori di servizi. E’ una opportunità per creare occupazione qualificata e favorire l’etica dell’impresa’’. Giuseppe Salluce,operatore tra i più impegnati nella cooperazione sociale, evidenzia il dato della partecipazione . “Il concorso - ha detto Salluce-di istituzioni pubbliche, cooperative, volontariato nella Carta dei presupposti della buona cooperazione sociale, pone le condizioni di una nuova cultura di cittadinanza e di una economia sociale, che riaffermi valori cooperativi identitari e buone pratiche sociali e sanitarie, presupposti di garanzia nei servizi alla persona’’.

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