Tra la notte del 16 e la giornata del 17 gennaio si rinnova l’antico rito che lega le maschere di Tricarico a sant’Antonio Abate, protettore degli animali. Il Dio contadino, come lo definì Rocco Scotellaro, protegge gli armenti e le mandrie che ancora oggi sono in questo territorio una importante fonte di sostentamento. Le maschere di Tricarico sono la mandria che guidata da un capo massaro, sottomassari e ualani (guardiani degli animali), rende omaggio al Santo radunandosi intorno alla Chiesa a lui dedicata, dopo aver dato la sveglia al paese nella notte ancora fonda.