“La Basilicata non è terra per giovani."
"E' come se i ragazzi lucani, proprio come Giuseppe e Maria , nella Betlemme di 2000 anni fa, si sentissero continuamente dire “qui non c’è posto per voi!” L’arcivescovo di Potenza mons. Ligorio è tornato a ancora una volta sul tema dell’emigrazione giovanile e lo ha fatto durante l’omelia in cattedrale nell’ ultima domenica prima del Natale, approfittando della presenza tra i banchi di dirigenti e iscritti della UIL la cui confederazione- pensionati ha offerto alla diocesi millecinquecento euro per i bisogni più urgenti dei più poveri.
L’Arcivescovo ha fatto riferimento non a caso ai dati del rapporto della caritas diocesana diffusi solo la settimana scorsa che ha rilevato l’aumento della povertà, e degli anziani soli proprio perché i figli sono stati costretti a cercare altrove opportunità lavorative. Ed ha invocato “giustizia “ specie per padri e madri -sempre riferendosi ai dati impressionanti del rapporto – senza lavoro.
“ Non vorrei che diventasse solo un ritornello senza alcun séguito – ha scandito – ma non c’è verità senza giustizia; l’emigrazione forzata dei giovani – ha concluso – non fa bene a nessuno; e di questo è responsabile tutta la comunità ”. A fine messa – durante la quale c’è anche stata la tradizionale benedizione dei Bambinelli- è intervenuto anche il segretario della UIL-pensionati, Carmine Vaccaro che ha sottolineato che quello del sindacato è solo un piccolo dono, un segno di condivisione che viene dai pensionati, anche essi poveri ,verso persone ancora più povere. Vaccaro ha ringraziato il vescovo per le sue parole e per l’azione che svolge a favore della parte più povera della regione ed ha concluso dicendo “ nessuno può accettare una società di poveri, così come emerge dal rapporto della Caritas”.
Mons. Ligorio ha annunciato che nei giorni prossimi riprenderà il suo “pellegrinaggio sinodale”, tra i soggetti sociali della diocesi, e dopo la visita agli imprenditori nella sede della Confindustria, martedì 20 dicembre incontrerà tutti i sindacati che lo attenderanno nella sede della CGIL. Lì l’Arcivescovo porterà una parola di speranza e di sostegno a chi si batte per vocazione per il lavoro e lo sviluppo della regione.