Lunedì, 25 Aprile 2022 17:34

IL 77MO DELLA LIBERAZIONE

Il 25 Aprile non è solo una festa civile. Quest'anno la data cade in una fase davvero particolare.

Avevamo appena messo (più o meno) nell'angolo un nemico perfido e implacabile che ha mietuto migliaia di morti e messo l'Italia in ginocchio. Ma mai come quest'anno, con una guerra di invasione che insanguina il continente europeo, questa è una ricorrenza che assume le sembianze di un atto di democrazia partecipata. Il 25 aprile di settantasette anni fa l’Italia fu liberata per sempre dall’oppressione nazifascista. Le armate alleate che risalirono dal Sud Italia e le forze partigiane che guerreggiarono nel Nord si congiunsero per ridare dignità, speranza e fede democratica alla nazione italiana. Nel Comitato di liberazione nazionale erano presenti tutte le componenti antifasciste, dai comunisti ai socialisti, dai popolari agli aderenti a Giustizia e libertà, dai liberali, ai repubblicani e ai monarchici. E, con le truppe alleate, operò con alto senso di riscatto e dignità, la brigata ebraica i cui superstiti, l'anno scorso, furono indegnamente coperti di insulti da parte di pochi e ben identificati neo nazifascisti. Tutti insieme per  liberare l’Italia dagli anni bui della guerra e del regime dittatoriale del fascismo. Dalla buona pianta dell’antifascismo nacquero gli alberi del referendum istituzionale tra monarchia e Repubblica e l’entusiasmante stagione della Costituzione repubblicana. Il nostro pensiero va a chi combatté per la causa dell'indipendenza e della libertà, per un mondo diverso, Il nostro pensiero oggi va, anche e soprattutto, alla martoriata Ucraina, Un ricordo, quello del passato, di stenti, di sacrifici, di sangue, ma anche di allegria. 

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