Martedì, 14 Dicembre 2021 09:49

I CAMION NON SONO FRAGILI...

Cari  e affezionati venti (cinque in meno del grande Manzoni e tre in meno dell'altrettanto grande Guareschi) miei lettori, mi è capitata una singolare avventura della quale voglio mettervi a conoscenza.


Nella giornata di venerdì 10 Dicembre c.a. all’incirca alle ore 15,15 ero in attesa di poter ricevere la somministrazione della terza dose presso la tendostruttura del Qatar, sita nell’area dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Ero lì insieme a molti altri utenti, in attesa dalle ore 11,30 circa e mi trovavo nel contingente di quelli che avevano preferito recarsi direttamente nel punto di vaccinazione. In un’altra fila c’erano quelli che avevano provveduto alla prenotazione. Nonostante l’attesa sfiancante, le cose procedevano abbastanza bene. Tutto ciò fino alle ore 13,45, quando si è verificato il cambio del turno, sia del personale di vigilanza che di quello medico-infermieristico. Il nuovo arrivato alla porta, ha dato subito dimostrazione di non essere all’altezza della situazione. Il suo lavoro di smistamento dei “prenotati” e dei titolari del numerino, ha creato un immediato rallentamento.
Con fare inutilmente autoritario ed efficientista, annunciava i numeri che dovevano entrare nella struttura, saltandone clamorosamente qualcuno, compreso quello mio, che ho subito protestato, ricevendo come risposta un “io il numero l'ho chiamato”. Cosa non vera, dal momento che erano presenti numerosi testimoni che lo hanno smentito immediatamente. Atteso che tutti noi non eravamo lì a fare la coda per vedere un film o per gironzolare per bancarelle natalizie, si è subito levato un clamore di disapprovazione. Non contento l'uomo, di fronte all’affermazione da parte di una giovane signora di essere fragile ha risposto schernendola con un “Eh, mò siamo tutti fragili”. Davanti a me c’era una anziana signora che ha dichiarato anche lei di essere “fragile” e ha ricevuto la solita deridente risposta: “Eh, mò siamo tutti fragili”. A questo punto mi sono davvero adirato e ho protestato vivacemente. Tanto vivacemente che è intervenuto, provvidenzialmente, un altro vigilante che ha riportato la calma e ha riavviato il flusso dei vaccinandi. Il nuovo "guardia di porta"è stato capace di far rientrare, con garbo ed educazione, l’agitazione che si era creata. Non solo.  Egli ha proceduto, saggiamente, a alternare i “prenotati” con quelli titolari del numero, evitando così che la situazione degenerasse. In quei minuti avevo deciso di richiedere subito una troupe per fare un servizio televisivo al fulmicotone, ma poi ho ripiegato su un commento dei fatti, realizzato in diretta la mattina del 11 Dicembre nella trasmissione “Live Special” di Trm network, dove sono presente per il commento dei quotidiani in maniera pressoché ininterrotta dal marzo 2020. Scrivo tutto ciò per dire che gli esseri umani non sono uguali e reagiscono in maniera differente, soprattutto quando sono investiti di responsabilità e di un poco di potere, come nel caso della gestione di due file di cittadini stanchi e adirati, in attesa di vaccinarsi.
Suggerirei al responsabile dei due lavoratori, di esprimere un plauso a quello sopraggiunto e di destinare d’ora in poi, il primo alla sorveglianza di mezzi inanimati e possibilmente robusti. Penserei a un deposito di camion o di autobus. Quelli, per lo meno, non sono fragili...

                                                                                                                                                                                       giesse

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