Mercoledì, 30 Giugno 2021 00:41

G20: LE PAROLE DEL SINDACO, DEL PRESIDENTE E DEL GOVERNATORE

"Matera è una piccola città, di appena 60 mila abitanti, ma è una tra le più antiche del mondo, abitata senza interruzione dal paleolitico". Così ha esordito il sindaco di Matera Domenico Bennardi.

"Nel corso dei millenni si sono stratificate testimonianze materiali di civiltà che compongono il nostro ineguagliabile patrimonio culturale. Matera è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove si respira arte, si respira storia. È stata ed è un crocevia di popoli e di culture che hanno animato questo territorio: proprio qui, di fronte a noi, di fronte a questo palazzo, ci sono ancora oggi le tracce dei villaggi neolitici, delle splendide chiese affrescate che fanno di Matera la capitale della civiltà rupestre, città dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità. Qui si sono incontrate, influenzate e mescolate popolazioni, generazioni, culture, e religioni dando origine ad un unicum che costituisce una delle peculiarità dell’Italia, e del Mezzogiorno in particolare. Ma la nostra è stata anche terra di sofferenza, di disagio, di emigrazione e tanti dei nostri concittadini sono partiti verso i Paesi del Nordeuropa o verso gli Stati Uniti, il Canada, il Brasile, l’Argentina alla ricerca di condizioni di vita più dignitose ed hanno trovato accoglienza ed un futuro migliore. E allora stasera, siamo immersi in un lunghissimo e meraviglioso racconto. Il racconto dell’umanità, dell’integrazione, della convivenza. Matera ha una lunga storia dietro di sé e, forse, proprio per questo, ha da sempre lo sguardo volto al futuro. Mi emoziona pensare che proprio da qui, oggi, grazie al vostro impegno, possa partire un nuovo inizio per noi tutti.

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MATERA PIERO MARRESE
Il Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese ha rivolto il suo saluto e l’augurio di buon lavoro al Ministro degli Affari Esteri Luigi di Maio, ai Capi delle Delegazioni estere, ai Leader mondiali e tutte le Autorità presenti a Matera in occasione del G20.
“Nell’occasione di questo forum mondiale siamo chiamati ad una grande sfida, ossia rendere l’economia mondiale “partecipata” con una ridistribuzione delle risorse secondo un principio di equità anziché di uguaglianza, perché i territori del pianeta sono geomorfologicamente differenti ed esprimono vocazioni diverse garantendo così l’internazionalità economica – afferma il presidente Marrese -. I popoli che li abitano, li coltivano e li flettono ai propri bisogni infatti, ne rafforzano l’unicità. Quella unicità che bisogna salvaguardare attraverso politiche economiche di concertazione “centrate sulla persona” e in “chiave sistemica” rendendo così questi angoli di mondo quanto più fiorenti possibile.
La mobilità delle genti e il relativo transito di merci e capitali dev’essere vissuto come opportunità di crescita per l’intera umanità e per niente fonte di ricchezza per pochi. La storia ci insegna che la contaminazione delle idee, della cultura e della tecnica nonché l’equa-distribuzione della ricchezza ha significato progresso e ha condotto i popoli verso lunghi periodi di prosperità e di pace, viceversa il disequilibrio tra i popoli ne ha decretato la fine. L’antica Roma e la Magna Grecia ne sono l’esempio più vicino a noi, di cui oggi ne possiamo ammirare i segni visibili di questo glorioso passato. La nostra provincia materana, che mi onoro di rappresentare, è una terra ricca di storia, di cultura e di tradizioni, abitata da un instancabile popolo di lavoratori che da agricoltori e pastori quali erano, hanno saputo trasformare l’economia di questo territorio. Rendendo l’agroalimentare l’epicentro della nostra economia a cui, hanno saputo affiancare nel tempo eccellenti esperienze turistiche, culturali, artigianali e industriali sparse tra la collina materana, la valle del Basento e il metapontino con trentuno declinazioni specifiche differenti, così come il numero dei comuni di cui è composta. Oggi chiedo a tutti voi di essere portavoce a livello mondiale di questo cambiamento epocale che la nostra meravigliosa terra è stata in grado di realizzare e sta vivendo a pieno. Di essere così testimoni di questa positiva evoluzione di Matera e della sua intera provincia come luogo d’intersezione interculturale, nel cuore del Mediterraneo, tra una varietà di popoli e culture. Questo territorio dev’essere visto come crocevia di speranza per un mondo migliore, che richiede pertanto l’inevitabile sforzo di  tutti i “potenti del mondo” chiamati dal popolo a governare questo pianeta, per garantirne la tutela del delicato ecosistema ambientale a la difesa della Terra come bene comune e casa di tutti, creando soprattutto  le condizioni economiche di un processo virtuoso di prosperità globale senza distinzione alcuna fra i popoli, tenendo conto così delle nuove economie in sviluppo dei diversi territori. Questo – conclude Marrese – è l’impegno che dobbiamo prendere con i nostri figli, è una promessa che facciamo alle nuove generazioni che dovranno viverlo questo mondo e non guarirne le ferite che noi maldestramente gli abbiamo potuto infliggere”.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DI BASILICATA VITO BARDI
Desidero rivolgere un caloroso indirizzo di saluto a tutte le delegazioni presenti, alle rappresentanti ed ai rappresentanti dei Governi e degli Stati riuniti in questi giorni a Bari, Matera e Brindisi per affrontare questioni di vitale importanza per il futuro dell’umanità. Rivolgo al Governo italiano ed al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio il mio sentito ringraziamento per aver scelto Matera quale sede di questo incontro. La Basilicata è una piccola regione del Sud, custode di tradizioni millenarie, dove sono evidenti le testimonianze di civiltà e culture che hanno attraversato nel corso dei secoli un territorio ricco di risorse naturali, di un immenso patrimonio archeologico, storico e architettonico. Matera è un simbolo di questo lungo percorso: capitale del mondo contadino, città che ha saputo più volte reagire alle difficoltà, ribaltando i luoghi comuni sul Sud in perenne attesa di assistenza. Proprio qui da Matera possiamo affermare con convinzione che la cultura è uno dei principali strumenti per la crescita morale e materiale dei popoli. La Basilicata è una regione plurale, unita intorno al capoluogo, la città di Potenza, punto di riferimento e centro direzionale e di servizi. La Basilicata è anche industria, con uno dei più moderni stabilimenti automobilistici d’Europa, a San Nicola di Melfi, e luogo in cui si sperimenta e si ricerca, da molti anni, il delicato equilibrio fra tutela della natura e dell’ambiente e attività petrolifere, nella valle dell’Agri e dell’Alto Sauro, dove si trova il più grande giacimento di idrocarburi onshore d’Europa. La Basilicata ha una straordinaria dotazione di aree protette e parchi, con un sistema di dighe e condotte che distribuisce la risorsa idrica in una vasta area del Mezzogiorno d’Italia, con le coste di due mari segnate dalle dune dorate del Metapontino e dal litorale roccioso di Maratea, con i castelli federiciani del Vulture, con le montagne del Pollino e del Sirino, con i tanti piccoli e piccolissimi borghi custodi di tradizioni e identità. Questa è la Basilicata che oggi, da Matera, saluta i grandi del Mondo, con la speranza che questa e le altre riunioni del G20 possano contribuire a rinsaldare quel clima di collaborazione fra i popoli e gli Stati, indispensabile per uscire dall’emergenza pandemica. Il mio augurio è che possiate portare per sempre un pezzo di Matera e della Basilicata nel vostro cuore”.

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