Domenica, 21 Marzo 2021 16:50

UN MANIFESTO D'AMORE

"Ho molto apprezzato il messaggio che il Presidente della Regione, Bardi, ha inviato ai partecipanti , tra cui la Garante Nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Carla Garlatti, alla presentazione/convegno del “ Manifesto d’amore per un mondo migliore”...

...organizzato, in streaming, da Tomangelo Cappelli”. E’ quanto ha commentato il Garante di Basilicata, Vincenzo Giuliano, intervenendo nel dibattito . “Ha ragione il presidente Bardi , ha dichiarato Giuliano, che quando si parla di giovani, in questi incontri, si corre il rischio di cadere nella retorica o nella banalità, invitandoci ad essere concreti nell’individuare i bisogni più impellenti da mettere all’attenzione delle Istituzioni. E non potevo esimermi dal non ricordare lo stato di povertà educativa in cui si trovano i ragazzi lucani, figlia di una povertà sociale che attanaglia fortemente le nostre comunità. Prima della pandemia , nella nostra regione, vi erano 96.486 persone povere, 47.586 in situazione di deprivazione e 33.003 a rischio povertà . I minori a rischio di povertà erano 37.586 , 17.417 in situazione di deprivazione e un tasso di disoccupazione giovanile pari al 38,7 %. La situazione oggi è notevolmente peggiorata con una ricaduta inevitabile sui bambini/e, ragazzi/e, che condiziona e alimenta quella educativa. Ecco perché non è più rinviabile non dare pari oppotunità a tutti i bambini, a prescindere dalla situazione socio-familiare dei loro genitori, con servizi socio-educativi 0/6 gratuiti e per tutti. Tenendo anche in conto che solo il trenta per cento, dei bambini e adolescenti che vivono in contesti sociali svantaggiati, caratterizzati da disagio familiare, precarietà occupazionale e deprivazione materiale, riuscirà a scrollarsi di dosso le deficienze accumulate in questi anni”. “Per questo, ha concluso Giuliano, sarebbe opportuno che il presidente Bardi prenda in seria considerazione l’ipotesi di dare corso ad una propria legge regionale in merito, o a dare avvio a quella giacente da anni presso il consiglio regionale, perché la povertà educativa è una povertà che agisce sui ragazzi privandoli dei loro talenti e delle loro inclinazioni”.

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