Un orizzonte temporale che parte simbolicamente da quello che è stato un anno di svolta per Matera: l’anno da capitale europea della cultura. Il tempo necessario, dieci anni, per poter riprogettare – dice Braia – la città attraverso una visione. E Braia, con Matera 2029, ha già in mente delle priorità in tal senso sintetizzate in tre hashtag: il primo è quello dell’identità materana, non in versione campanilistica, ma declinata in orgoglio di appartenenza, in desiderio di raccontare la propria storia (da trmtv.it-Francesco Giusto).