Sabato, 06 Giugno 2009 00:00

ELEZIONI 2009: ISTRUZIONI PER L' USO

Mancano poco più di tre ore alla apertura dei seggi elettorali. Si voterà, come sapete bene, per il rinnovo dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo, per le Province e per molti Comuni. Ricordate che, per le europee si esprimono più preferenze, scrivendo il cognome e il nome del candidato nelle righe vicine al simbolo della formazione. Per le elezioni provinciali (dove non c’è da scrivere nulla, dal momento che i nomi degli aspiranti presidenti e dei consiglieri sono già indicati sulla scheda di ogni collegio) non si può effettuare il voto disgiunto, cioè non si può votare un candidato di una formazione e il candidato presidente di un’altra. Per le comunali, regolatevi di conseguenza ricordando, però, che il voto può essere disgiunto...

ELEZIONI 2009: ISTRUZIONI PER L' USO

 

Mancano poco più di tre ore alla apertura dei seggi elettorali. Si voterà, come sapete bene, per il rinnovo dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo, per le Province e per molti Comuni. Ricordate che, per le europee si esprimono più preferenze, scrivendo il cognome e il nome del candidato nelle righe vicine al simbolo della formazione. Per le elezioni provinciali (dove non c’è da scrivere nulla, dal momento che i nomi degli aspiranti presidenti e dei consiglieri sono già indicati sulla scheda di ogni collegio) non si può effettuare il voto disgiunto, cioè non si può votare un candidato di una formazione e il candidato presidente di un’altra. Per le comunali, regolatevi di conseguenza ricordando, però, che il voto può essere disgiunto tra sindaco e consigliere.

A questo punto ci sembra opportuno fornirvi, per uno spunto di riflessione pre - voto, alcune “istruzioni per l’uso”.

 

1)       In Europa, in base alle vostre personali sensibilità, cercate di scegliere con coerenza tra rappresentanti che faranno parte di uno schieramento progressista e quelli che andranno nelle file dei conservatori. A Bruxelles contano davvero poco le complesse e bizzarre alchimie della politica italiana. Chi ci andrà, dovrà sapere lavorare in un ambiente internazionale che decide anche quali classi sociali dell’Ue privilegiare con le sue scelte programmatiche. Esperienza e capacità operativa faranno la differenza sia tra gli stessi eletti italiani che con il resto d’Europa;

2)       Chi ha deciso di votare per un candidato presidente (o sindaco) che capeggia una coalizione ha più scelta rispetto a chi si orienterà per un candidato che guida una sola lista. Nella prima ipotesi le possibilità di articolare il voto tra più aspiranti consiglieri sono sicuramente maggiori. Nella seconda ipotesi, gli elettori potranno tutelarsi solo se saranno davvero convinti del programma del candidato presidente;

3)       Verificate, quindi, il “prodotto” che i candidati vi offrono, vale a dire i programmi sui quali essi intendono lavorare per il bene comune;

4)       Non fatevi condizionare da promesse, tipicamente elettorali, magari da mantenere dopo le elezioni. Chi ha ben operato o chi vuole ben operare fa sicuramente a meno di ricorrere a simili trucchetti;

5)       Un buon parente può essere anche un buon amministratore, ma non sempre. Non fatevi condizionare dai vincoli di sangue, meno che mai dagli innumerevoli “comparizi” che i frequentatori della politica di vecchio (e di nuovo) stampo hanno stretto nel corso degli anni passati;

6)       Date fiducia ai giovani, ma con moderazione. Non trascurate di considerare la consumata esperienza di chi ha già le tempie grigie;

7)       Le politiche di genere sono superate, di fatto, dalla capacità di fare o dalla determinazione di proporre e dalla capacità di battersi. Tradotto in soldoni: non votate le candidate in quanto donne, ma valutatele in base alla loro capacità di saper incidere sulle pari opportunità tra i due sessi e sulle loro capacità professionali, sempre se queste possono essere utili alla comunità;

8)       Verificate l’onestà intellettuale (quella reale spetta ad altri verificarla) dei candidati, rileggete le loro dichiarazioni e ripensate se, in passato, hanno tenuto fede ai loro impegni di eletti e di cittadini;

9)       Non fatevi prendere da facili entusiasmi. Riflettete prima di decidere e entrate nel seggio ben determinati, ovviamente senza telefoni cellulari con videocamera. Se qualcuno vi ha chiesto di “controllare” il voto con questo sistema, ricordate che commettereste un reato penale e denunciatelo alle Forze dell’Ordine;

10)   Ricordatevi che, nel segreto dell’urna, l’importante non è tanto Chi vi guarda, ma evitare di sprecare il voto perché la Politica non è nient’altro che il governo della “Polis”, della città in senso lato e si basa su di un solo principio: cittadini che delegano altri cittadini.

Buone elezioni.

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