I LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALE LUCANO
Approvata all’unanimità ,durante i lavori del Consiglio regionale lucano, la proposta di legge che prevede “il monitoraggio del fenomeno infortunistico per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro”. La legge recepisce in un unico testo coordinato tre proposte, la prima presentata dalla consigliera regionale Emilia Simonetti (Prc), la seconda presentata dai consiglieri regionali Giacomo Nardiello (Pdci) e Antonio Autilio (Idv) e infine la terza presentata dalla Giunta regionale. Due gli obiettivi da raggiungere per “conferire effettività al principio della tutela e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro: l’osservazione permanente del fenomeno e la formazione diffusa delle conoscenze dei rischi e delle misure con il coinvolgimento del mondo della produzione, delle imprese, della società civile e della scuola”. Prevista l’istituzione di uno specifico osservatorio, denominato ‘Osservatorio regionale degli infortuni e delle malattie professionali’ con il quale la Regione attua le finalità della legge. All’osservatorio i compiti di effettuare, con il coinvolgimento di Inail, Ispesl, Aziende Sanitarie Locali, Università di Basilicata, Direzioni Provinciali del Lavoro, Comitati paritetici territoriali, Enti bilaterali promossi dalle parti sociali, Organizzazioni sindacali dei lavoratori, Associazioni imprenditoriali e Consorzi per lo sviluppo industriale, studi e ricerche relative al fenomeno per poi divulgarli, redigere specifici rapporti sulla tematica e organizzare la conferenza regionale sulla sicurezza. La legge stabilisce, inoltre, l’istituzione di un fondo speciale per la sicurezza dei cantieri edili e delle opere di ingegneria civile senza oneri diretti per il bilancio regionale in quanto alimentato dallo 0,50 per cento degli oneri per la sicurezza non soggetta a ribasso. “Di fronte ai dati allarmanti degli infortuni, sono 1.511 infortuni mortali dichiarati dall’Inail in Italia e 21 in Basilicata nell’anno 2006 – ha affermato Simonetti – la legge approvata questa sera diventa un utile strumento per far affermare in regione la cultura della prevenzione e per tentare di contrastare anche il lavoro irregolare”. “Quando si parla di economia – ha concluso Simonetti – è necessario non pensare solo al profitto. Bisogna rimettere al centro il lavoro e quando parlo di lavoro non parlo di un concetto astratto, ma parlo di persone che lavorano. Con questa legge diventerà più semplice favorire condizioni lavorative più certe, evitare lo sfruttamento dei bisogni, monitorare l’applicazione delle leggi affinché ogni misura di sicurezza sia rispettata”. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Mattia (Fi), Straziuso (Uu), Mollica (Verdi), Fierro (Udeur) ed il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo. Sempre all’unanimità è stata approvata la proposta di legge la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri regionali Marcello Pittella e Antonio Di Sanza (Uniti nell’Ulivo) sull’istituzione della “rete di raccolta di cellule staminali emopoietiche ottenute da sangue midollare, periferico o placentare e sulla gestione del registro dei donatori”. La legge detta disposizioni sulle modalità di reperimento e iscrizione nel registro regionale dei donatori di midollo osseo e tratta dei diritti e della tutela dei donatori. Riconosciuto e valorizzato il ruolo delle associazioni di volontariato per la promozione dell’informazione sulla donazione delle cellule e per l’incremento dei donatori. Nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione della legge, i due proponenti hanno fatto notare che “l’obiettivo principale della legge è quello di garantire con autorevolezza il governo dei rapporti tra aziende sanitarie, strutture trasfusionali ed associazioni del volontariato, negoziando gli obiettivi, monitorando e valutando sistematicamente i risultati conseguiti”. “La normativa – ha sostenuto Pittella - si pone come un fatto fortemente innovativo nel panorama legislativo regionale in materia sanitaria, considerato che ha lo scopo di dare seguito all’istituzione del registro regionale dei donatori, collegarlo con quelli nazionale ed internazionale e garantire una ricerca celere dei potenziali donatori. E si pone come un provvedimento di grande rilevanza sociale perché in grado di offrire potenziali vantaggi e a costi inferiori se paragonati a quelli del midollo osseo. Una legge che assicura l’assenza di rischi o complicanze per il donatore, che comporta una minore incidenza della reazione immunitaria, che assicura una modalità di raccolta semplice ed esente da rischi sia per la madre sia per il neonato”. Nel dibattito sono intervenuti il presidente della quarta Commissione consiliare, Gennaro Straziuso (Uniti nell’Ulivo) e il vicepresidente Franco Mattia (Fi) , entrambi per sottolineare l’importanza della legge. Sì dell’aula a maggioranza (astenuto il consigliere Lapenna di Forza Italia) anche sul disegno di legge che detta norme per l’assegnazione e la gestione e la determinazione degli alloggi di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’ambito di applicazione della legge riguarda tutti gli alloggi acquisiti, realizzati o recuperati da Enti Pubblici a totale carico o con concorso o con contributo dello Stato, della Regione, o di Enti pubblici territoriali, nonché quelli acquisiti, realizzati o recuperati da Enti pubblici non economici comunque utilizzati per le finalità sociali proprie dell’edilizia residenziale pubblica. All’assegnazione degli alloggi si provvede mediante pubblico concorso indetto dal Comune dove sono localizzati gli alloggi da assegnare. Le norme si applicano anche ai ricoveri provvisori. Tra i requisiti per la partecipazione al bando di concorso per l’assegnazione degli alloggi, da possedersi alla data di pubblicazione del bando di concorso, la cittadinanza italiana o di uno stato aderente all’Unione europea; la residenza o attività lavorativa esclusiva o principale nel comune cui si riferisce il bando; la non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio. In sede di dichiarazioni di voto, i consiglieri Fierro (Udeur) e Lapenna (Fi) hanno evidenziato la propria contrarietà ad una specifica norma contenuta nel ddl che prevede agevolazioni anche per i conviventi more uxorio. Una norma ritenuta invece “un punto di equilibrio” dal consigliere Salvatore (L’Unione), che ha ricordato come nel testo originario del ddl “si prevedeva addirittura il riconoscimento delle coppie di fatto”. Il Consiglio ha approvato, inoltre, a maggioranza, il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2007 dell’Arbea, l’agenzia della Regione Basilicata per le erogazioni in agricoltura e all’unanimità la proposta di legge con la quale si modifica l’articolo 11 della legge regionale n. 18 del 2006 che prevede l’esodo del personale regionale. L’Assemblea ha, altresì, approvato a maggioranza (astenuti i consiglieri Mollica, Mastrosimone, Mattia e Pagliuca) un ddl di modifica della legge regionale n. 18 del 2004 (Norme sulla sanatoria degli abusi edilizi) che concede, tra l’altro, una proroga di un anno ai Comuni per completare le pratiche di condono edilizio. Il provvedimento si è reso necessario per “comporre in un testo unitario – si legge nella relazione – le interpretazioni ed i chiarimenti già forniti alle Amministrazioni comunali che avevano avanzato quesiti riguardo a specifici casi e tipologie di abuso, per dare loro cogenza normativa con la conseguenza di introdurre modifiche tecniche ed adeguamenti alla normativa vigente”.