Martedì, 12 Novembre 2019 11:24

MALTEMPO IN BASILICATA

Una tromba d’aria ha colpito la notte scorsa il Metapontino, la zona jonica lucana e la stessa citta di Matera.

Sono una cinquantina gli interventi dei Vigili del fuoco che si sono resi necessari a causa della caduta di alberi e pali della pubblica illuminazione. Inoltre, il maltempo – che già ieri aveva portato alla chiusura delle scuole disposta dai sindaci in diversi Comuni, tra i quali Matera, dove sta piovendo da diverse ore – ha provocato danni ad alcuni tetti. I problemi maggiori sono segnalati tra Policoro, Scanzano Jonico e Montalbano (Matera). Secondo quanto si è appreso dai Vigili del fuoco, la pioggia intensa ha causato uno smottamento sulla strada provinciale 3, nei pressi di Ferrandina (Matera). Finora è comunque sotto controllo la situazione dei fiumi e dei torrenti.
L’abbondante pioggia accompagnata da venti fortissimi con raffiche che hanno superato i 100 km orari sulla fascia jonica e con fenomeni di tornado nei Comuni di Pisticci, Policoro e Scanzano sta generando enormi danni a strutture sia civili che agricole. E’ quanto fa sapere Coldiretti Basilicata. “Le serre per le colture di pregio del metapontino in queste ore sono messe a durissima prova, – evidenzia il presidente provinciale, Gianfranco Romano – in particolar modo nelle zone a ridosso della strada statale 106 jonica battute da venti di burrasca. Quasi tutte sono andate distrutte. Al momento è impossibile stimare i danni di questo ulteriore fenomeno meteorologico eccezionale, ma si teme che ancora una volta il settore agricolo sia costretto a ricostruire sulle macerie”. “Grazie alle segnalazioni fatte nelle settimane scorse agli organi competenti da parte di Coldiretti Matera, con la richiesta di attuare un piano straordinario di pulizia dei canali e di manutenzione e potenziamento delle idrovore presenti nel territorio provinciale in vista della stagione autunnale, la rete idrica del metapontino – continua Romano – sta reagendo discretamente alle piogge torrenziali di queste ore. Le bombe d’acqua che stanno interessando il territorio jonico vengono assorbite dai canali che stanno facendo defluire le acque e dalle idrovore che stanno pompando l’acqua in eccesso, a testimonianza del fatto che – conclude Romano – il mondo agricolo rappresenta la vera sentinella per la mitigazione del rischio idrogeologico”.
Gli Uffici della Cia-Agricoltori del Metapontino dalle prime ore della mattina sono allertati a seguito della grave calamità naturale che si è abbattuta su una vasta area agricola e sono impegnati a prestare assistenza agli agricoltori colpiti. L’Ufficio di Presidenza della Cia – riunito in permanenza – chiede alla Regione l’avvio delle procedure per la decretazione relativa alla delimitazione dei territori colpiti e di attuare la massima assistenza in questa fase di grave emergenza per rispondere in maniera tempestiva alle esigenze più gravi. In questa fase è necessario mettere in sicurezza agricoltori e famiglie e recuperare attrezzature, mezzi agricoli, tutto quanto è possibile. Da parte della Confederazione – riferisce l’Ufficio di Presidenza – si stanno definendo misure di solidarietà diretta nei confronti degli agricoltori del Metapontino.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi si sta recando a Policoro “per verificare di persona i danni del maltempo”. “Ci sono” ha detto a margine della firma di un protocollo d’intesa nella Prefettura di Potenza, a cui ha partecipato anche il Ministro dell’interno, Luciana Lamorgese “gravi danni alle infrastrutture, ma per fortuna non ne sono stati segnalati alle persone. Verificheremo quindi se ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di calamità naturale”.
Le forti piogge hanno causato l’intorbidimento della sorgente del Frida e la conseguente necessità di ridurre le portate idriche nei seguenti Comuni: Calciano, Grottole, Salandra, Grassano, Colobraro, Valsinni, Tursi, Montalbano Jonico, Craco, Pisticci, Ferrandina, Miglionico, Pomarico, San Mauro Forte, Stigliano, Garaguso dove nel corso della giornata potrebbero verificarsi cali di pressione o la sospensione dell’erogazione.

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