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Martedì, 04 Giugno 2019 13:19

L'OSCAR A (PASQUA) LINA (SETTEBELLEZZE) WERTMULLER

E se lo merita. Eccome. una maestra della cinematografia europea che ha saputo dare lezioni di regia anche agli americani. A noi lucani cara e vicina per la sua provenienza da Palazzo S. Gervasio, ma anche per aver descritto (e stigmatizzato) mirabilmente lo spaccato della vita meridionale ne "I Basilischi" e per aver ridisegnato il delitto passionale ne "Mimì metallurgico ferito nell'onore".

A Lina Wertmuller l’Oscar alla carriera. Scorre anche sangue lucano nella regista e sceneggiatrice dagli occhiali bianchi, figlia di un avvocato di lontane e nobili origini svizzere, proveniente da Palazzo San Gervasio. Prima donna in concorso al Festival di Cannes, nel 1972, con «Mimì metallurgico», e prima donna candidata dall’Academy, nel 1977 , come regista per il film Pasqualino Settebellezze. “Sono molto grata per la decisione di assegnarmi questo premio – queste le sue prime parole all’AdnKronos dopo l’annuncio -. Un premio che non mi aspettavo affatto e che per questo è tanto più gradito, mi fa tanto più piacere. Certo gli americani, grazie a Dio, mi hanno sempre voluto bene”. L’Academy of Motion Pictures ha annunciato che nel 2020 la Wermuller riceverà l’oscar alla carriera assieme, nientemeno, che  a David Lynch e Geena Davis (da trmtv.it-Antonella Losignore).

 

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