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Lunedì, 14 Gennaio 2019 09:06

CENTRO-SINISTRA: PRIMARIE IL 10 FEBBRAIO

Anche le forze del centro sinistra lucano, Partito Democratico, Partito Socialista, Realtà Italia, Progetto Popolare, I Verdi e Più Europa, come il Movimento Democratici e Progressisti di Basilicata, condividono la necessità di offrire una nuova proposta politica-programmatica...

... che riparta dal coinvolgimento popolare, ma attraverso lo strumento delle primarie. E’ questo il succo dell’incontro tenuto oggi a Potenza tra le forze progressiste di Basilicata. Lo strumento delle primarie, secondo la nota diffusa, sono la soluzione più adeguata per affrontare le prossime consultazioni elettorali per costruire intorno a un progetto condiviso utile a evitare l’estendersi in Basilicata della deriva sovranista.  La primarie saranno estese anche ad altre forze politiche e ai movimenti civici e si svolgeranno il prossimo 10 febbraio (da trmtv.it-Giulio Traietta).

“È necessario costruire una proposta nuova, larga e civica, in netta discontinuità con il passato, che sia in grado di interpretare l’enorme domanda di cambiamento che c’è in Basilicata”. Questo il testo della nota stampa diffusa da Movimento Democratici e Progressisti di Basilicata rispetto a quanto deciso al tavolo del centrosinistra riunito ieri mattina a Potenza. “ Riteniamo non percorribile la strada delle primarie. Sarebbero solo un inutile colpo di spugna dato nel tentativo di legittimare lo status quo. Quella strada significherebbe, anche alle luce della ristrettezza dei tempi, ignorare la richiesta, chiara e forte, che i cittadini lucani hanno fatto alla politica, tutta, con il voto del 4 di Marzo e condannare il centro sinistra ad una certa sconfitta”. “Continuiamo ad essere disponibili al dialogo, anche a livello nazionale, come abbiamo dimostrato in Abruzzo e Sardegna, con le altre forze politiche progressiste purché si assuma come prioritaria la necessità di dare risposta alle aspettative di cambiamento e di rinnovamento provenienti dai cittadini lucani e si abbandonino tattiche e scorciatoie controproducenti. Solo una nuova proposta ampia e plurale, civica, ambientalista e del lavoro può offrire un’alternativa valida per il futuro della Basilicata”.

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