Lo hanno fatto quelli che fanno la politica per professione e che hanno saputo cogliere e sottolineare il profilo del suo lavoro e del suo impegno (dal dopoguerra al convegno recentissimo sul 1968 nelle campagne) per il riscatto e la rinascita del Sud, dalla terra, all'occupazione giovanile e ai piccoli comuni, afflitti dalla piaga dello spopolamento e dell'abbandono. Da congiunto voglio solo sottolineare l'attaccamento che aveva per la sua famiglia, per la moglie Maria, per le figlie Anna e Eugenia per la sorella Paola e per il cognato Raffaele, con i quali era in quotidiano contatto telefonico. Non lo dimenticherò, non lo dimenticheremo. Un sentito "grazie" a tutti voi, colleghi, amici, militanti della sinistra diasporizzata, antichi e affettuosi avversari politici di un tempo, a voi lucani che avete saputo confortarci con il vostro calore in questo triste momento. giesse