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Domenica, 06 Gennaio 2019 07:20

117 AUTOBUS LUCANI A RISCHIO ROTTAMAZIONE

Autobus vecchi e obsoleti, e ora anche vietati dalla legge. E il trasporto pubblico urbano ed extraurbano è a rischio, a partire dalle corse scolastiche.

Una situazione di criticità già nota e annunciata, con la quale da alcuni giorni bisogna fare i conti, con la seria possibilità che alcuni servizi essenziali non vengano garantiti. Dal primo gennaio 2019, infatti, è vietata la circolazione di veicoli a motore categorie M2 ed M3 alimentati a benzina o gasolio Euro 0, in virtù della legge di stabilità del 2015. Un provvedimento che interessa i mezzi destinati al trasporto di persone aventi più di otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente, e che è orientato dal un lato alla sostituzione di un parco veicolare ormai vecchio e in stato di usura, e dall’altro alla riduzione dell’inquinamento. In Basilicata, come rende noto il Cotrab che lancia l’allarme, sono interessati 117 autobus pubblici, e il forte rischio è che alcuni servizi, tra cui quelli scolastici, non possano essere regolarmente garantiti, già a partire da lunedì prossimo, quando riapriranno le scuole. Sulla questione era già intervenuto nelle scorse settimane il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, che aveva sollecitato, con una lettera alla Regione e allo stesso Cotrab, la necessità inderogabile di procedere alla sostituzione dei questi autobus per garantire una maggiore sicurezza sulle strade e sui mezzi che quotidianamente percorrono le nostre arterie. Anche perchè – aveva aggiunto Marrese -, ormai obsoleti e non più idoneo a circolare a termini di legge. Giuseppe Miolla, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, ha insistito sul tema, parlando di ennesima inefficienza della Regione Basilicata. “Pur essendo a conoscenza da 4 anni dell’entrata in vigore della nuova normativa, la Regione Basilicata e il Consorzio Cotrab si sono fatti trovare impreparati. Nonostante le rassicurazioni – ha aggiunto Miolla – della politica regionale da lunedì molti studenti e lavoratori rimarranno a piedi. Chiediamo un intervento immediato che eviti l’interruzione di un servizio pubblico essenziale”(da trmtv.it-Nanni Veglia).

 

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