Mercoledì, 08 Agosto 2018 16:02

MATERA: M5S INTERROGA IL SINDACO SULL'INCENDIO DELLA "RARO"

Antonio Materdomini (M5s Matera) ha presentato un'interrogazione al sindaco sull' incendio alla Raro e in una nota fa sapere: "Sono passati più di quindici giorni dal tragico evento che ha visto l’opificio industriale della Raro andare in fiamme...

... e il M5S ha presentato interrogazione al sindaco per fare chiarezza su quanto accaduto. “Il nostro auspicio” dichiara il consigliere pentastellato Antonio Materdomini “ è che per i dipendenti e per l’azienda questo sia solo un incidente di percorso, sperando che si possa tornare al più presto alla normalità salvaguardando i posti di lavoro". Non possiamo non evidenziare come in questi giorni il grande assente sia stato, ancora una volta, il sindaco, colui che avrebbe dovuto rappresentare, al contrario, la massima autorità in materia di tutela della salute pubblica cittadina. Le preoccupazioni e le sollecitazioni da parte dei cittadini non sono certo mancate, probabilmente, però, De Ruggieri era talmente occupato a barcamenarsi tra le correnti interne al Consiglio Comunale, da sottovalutare gli obblighi connessi al suo ruolo sanciti da decreti legislativi in materia di protezione civile. Già dal giorno in cui si è verificato il tragico evento la gestione dell’ordine pubblico e la comunicazione istituzionale con la popolazione residente è stata assente o quantomeno inadeguata. Ci sono giunte voci di allarme e preoccupazione dell’intera cittadinanza riguardo la salubrità dell’aria, la possibile presenza di cemento-amianto nel tetto dell’opificio crollato e sul pericolo strutturale di un capannone non ancora messo in sicurezza. Non si ha ancora notizia sulle tempistiche, sulla natura e sull’esito delle rilevazioni ambientali da parte degli enti intervenuti. Non si ha notizia nemmeno riguardo la possibilità da parte dei cittadini residenti nell’area P.A.I.P. e dell’intera zona nord della città di poter vivere la quotidianità senza particolari precauzioni o restrizioni per non incorrere in problemi di salute. Al momento non si conoscono ancora le procedure messe in atto per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area o, più banalmente, non esistono. La città e la comunità meriterebbero maggiore considerazione, andando oltre la definizione di un agglomerato di “abitanti culturali”. La straordinarietà di alcuni eventi di questi giorni (vedasi anche eventi alluvionali) richiederebbero una riflessione approfondita e un’opera attenta di prevenzione. La nostra percezione è invece che le risposte siano state approssimative e insufficienti, proprio per la mancanza di programmazione e per la carenza di attenzione nei confronti di eventi di questo genere, che pare essere rivolta esclusivamente all'evento del 2019. Attendiamo risposte ufficiali ai quesiti posti nella nostra interrogazione. Questi quesiti vengono direttamente dai cittadini nel tentativo di portare uno stimolo positivo affinché problemi di questa natura non si ripresentino in futuro".

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