"Quella maglia – ha proseguito mons. Todisco – che gli vidi indossare non era di circostanza perché era la stessa che spesso indossava in altre manifestazioni pubbliche". "Era un uomo che non si dava arie – ha aggiunto – lui figlio di emigrati sapeva che per un operaio non lavorare era una tragedia personale e famigliare. E il fatto che lui abbia fatto in modo che l’azienda restasse a Melfi fa capire quanto ritenesse importante il lavoro per tante famiglie". "Marchionne – ha concluso mons. Todisco – nelle sue visite in fabbrica ha permesso a tante persone di avvicinarsi, avrà stretto migliaia di mani dei suoi operai. Questa cosa mi ha sempre colpito. Aveva la capacità di stare vicino a tutti, non solo alle persone importanti. Per lui tutte le persone erano uguali, degne di rispetto e attenzione" (Ansa).