Giovedì, 12 Luglio 2018 11:08

SANITOPOLI: PITTELLA INTERROGATO A MATERA

E’ arrivato alle 11.45 nel Palazzo di giustizia di Matera per l’interrogatorio di garanzia, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella ai domiciliari da venerdì 6 luglio nella sua abitazione di Lauria. Pittella, sospeso dal suo incarico per effetto della legge Severino è stato ascoltato nell’ambito dell’inchiesta sulle raccomandazioni e i concorsi truccati nella sanità lucana, difeso dagli avvocati Donatello Cimadono e dal già senatore e sindaco di Matera, avvocato Emilio Nicola Buccico.

Contemporaneamente, nella sede dell’Azienda Sanitaria di Matera, è in attività la task force ministeriale – arrivata già mercoledì pomeriggio, accompagnata dai Carabinieri del NAS – inviata dal ministro della Salute, Giulia Grillo. Stando a quanto dichiarato dalla Giunta regionale lucana che ne ha istituito una propria, supporterà quella ministeriale “con il compito di accertare se, e in quale misura, in conseguenza delle vicende giudiziarie che stanno interessando alcune strutture sanitarie della Regione, siano stati commessi reati contro la Pubblica amministrazione e ci siano impedimenti nell’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini”. Il ministro Grillo impegnata ieri a Roma con la presentazione dell’attività sanitaria e scientifica e del bilancio sociale 2017 dell’ospedale Bambin Gesù ha anticipato l’intenzione di recarsi personalmente in terra lucana per seguire le attività. “Quello che è successo in Basilicata lo reputo particolarmente grave proprio per il carattere di moralità e di forza sociale del nostro settore” annuncia a margine della presentazione di Roma: “voglio andare e verificare di persona che quello che abbiamo letto sui giornali non abbia compromesso l’erogazione del servizio sanitario. Andremo in Basilicata” ha aggiunto il ministro “perché abbiamo parlato dell’importanza della missione del servizio sanitario e della professione medica”. Quella odierna è destinata dunque ad essere una giornata decisiva forse non solo sul fronte dell’inchiesta ma anche sul futuro politico del massimo rappresentante istituzionale lucano, ancora indeterminato, con voci che si rincorrono tra le sue dimissioni e la volontà di “resistere”, nella convinzione di poter dimostrare la sua estraneità alle contestazioni dell’accusa (da trmtv.it –Donato Mola).

 

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