Lunedì, 04 Giugno 2018 07:40

TRANSUMANZA LUCANA: UN GRANDE ATTRATTORE

“Protagonismo della Basilicata nel coordinamento delle regioni della transumanza, pratica rurale candidata a patrimonio culturale e immateriale dell’Umanità Unesco. La transumanza diventerà il macroattrattore naturale piu potente per la nostra terra. I cammini per noi diventano i percorsi della transumanza che tracciano e collegano la regione, da nord a sud e da est a ovest.

Dal 2019 avremo il mese della transumanza di Basilicata, in attesa di Novembre 2019, mese in cui la commissione Unesco si esprimerà. Si istituisce il tavolo tecnico scientifico in Dipartimento Agricoltura per realizzare il “Dossier Transumanza Basilicata” che andrà a rafforzare il Dossier transnazionale.” Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia chiudendo i lavori del talk dedicato alla transumanza in Basilicata, con i suoi percorsi e le sue tradizioni che il Dipartimento Agricoltura intende valorizzare, e alla candidatura della Transumanza a patrimonio culturale dell’Umanità UNESCO, nell’ambito di “Sirino in Transumanza” presso il lago Laudemio. “Da maggio a luglio, sono 150 gli allevamenti bovini coinvolti in Basilicata, per un totale di oltre 12 mila bovini - prosegue Luca Braia - che si spostano sui percorsi storici, verso la montagna, per portare i capi a pascolare in luoghi più freschi per poi invertire il percorso e rientrare, ai primi freddi. La Basilicata, inoltre, è stata in prima linea per l’ottenimento del riconoscimento da parte del MIPAAF del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia Bovino podolico al pascolo, essendo la prima regione per consistenza degli allevamenti, circa 14 mila capi (pari al 45% del totale nazionale) e 379 allevamenti (46,5% del totale nazionale). La valorizzazione della carne podolica che rappresenta una delle grandi eccellenze dell’agro-alimentare lucano, così come dei derivati dal latte quali il caciocavallo podolico, trova nei percorsi della transumanza, dal forte contenuto culturale e indennitario, grandi potenzialità di sviluppo territoriale per contrastare lo spopolamento delle aree rurali e di attività economiche sostenibili caratterizzate dal rapporto peculiare uomo, ambiente, natura, territorio, turimo, cibo sano. La candidatura della Transumanza a patrimonio culturale immateriale dell'umanità Unesco, presentata ufficialmente dal Ministero delle Politiche Agricole ha quindi per noi un significato speciale perché la pratica e i numeri significativi di capi che la Basilicata movimenta possono rappresentare una grande risorsa per il nostro territorio anche in termini turistici. I percorsi della transumanza che attraversano da nord a sud l’intero territorio regionale, infatti, insieme a quelli del vino e dell’olio, sono percorsi enogastronomici sempre più apprezzati dagli appassionati del turismo rurale e dalle migliaia di visitatori che continuano ad arrivare nei nostri territori anche grazie al Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Una filiera quindi da rafforzare e supportare, in sinergia con le regioni del Sud dove tale pratica appartiene alla cultura ed alla tradizione, caratterizzando anche l’identità del comparto. Ringrazio Nicola Di Niro (Direttore A.SVI.R. Moligal scrl Agenzia per lo Sviluppo Rurale Campobasso e Capofila e coordinatore progetto "Vie e Civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità) per il suo intervento sullo stato dell’arte della candidatura della Transumanza a patrimonio culturale e immateriale dell’Umanità UNESCO, che ci vedrà sempre più assumere un ruolo di supporto e protagonismo. Ringrazio Rocco Giorgio e gli uffici per la presentazione del progetto “La civiltà della Transumanza tra tradizione, cultura e gastronomia” che il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, costruendo due dossier di approfondimento della transumanza nella nostra regione, magistralmente rappresentato dal cortometraggio “La Transumanza in Basilicata – Una Storia Vera” (produzione RVM di Mario Raele) che abbiamo voluto, in questa giornata ripresentare al pubblico interessato. La Transumanza è iscritta al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali. Con il Dipartimento Agricoltura stiamo mettendo in campo una ricognizione dei principali percorsi delle mandrie di razza podolica che transumano in tutta la Basilicata relativamente al 2018, per poter diffondere la comunicazione del sistema della transumanza lucana e favorire il turismo rurale degli appassionati, nelle aree geografica di passaggio e bivacco, con i percorsi delle vie semi-naturali dei tratturi con indicazione delle giornate e delle soste nelle stazioni di posta. Le comunità, i borghi, i luoghi attraversati promuovono, praticano e salvaguardano in varie forme il patrimonio culturale immateriale legato alla pratica millenaria della transumanza, con un coinvolgimento di valori sociali, culturali e identitari tipici della Basilicata 100% rurale. Intendiamo continuare - conclude l’Assessore Luca Braia - a mettere in campo azioni di sensibilizzazione del territorio con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti per di preservare l’antica tradizione della transumanza e delle culture e colture ad essa legate costruendo e incentivando lo sviluppo di sinergie con il turismo rurale ed enogastronomico dei tratturi e dei percorsi oltre che del patrimonio collegato a tale pratica, anche con importanti azioni di educazione alimentare con il coinvolgimento delle giovani generazioni, per valorizzare quanto più possibile un territorio che, ancora oggi, è grande custode di tradizioni, saperi e sapori.”

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