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Martedì, 01 Maggio 2018 23:03

PRIMO MAGGIO DI LOTTA E CONSAPEVOLEZZE

Il primo Maggio deve essere una ricorrenza da celebrare, ma non deve farci dimenticare l'impegno comune a mantenere alto il livello delle condizioni di vita e di benessere raggiunto faticosamente nel corso degli anni, di chi il lavoro, come molti giovani meridionali, non l'ha mai avuto. E, soprattutto, di chi muore per la scarsa sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889,a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese: "Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi". Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1 maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue. Ancora oggi lo spirito del 1 maggio, sembra essere quello che aveva colto nel lontano 1903 Ettore Ciccotti: "Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l'interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de'sensi; e un'accolta di gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell'avvenire, naturalmente è portata a quell'esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa".

 

https://www.youtube.com/watch?v=XjXhiX0Vb7s

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