Settant'anni fa, alla data di oggi, il Fronte popolare socialcomunista veniva battuto nella consultazione elettorale che attribuì alla Democrazia cristiana la maggioranza assoluta. Che si fosse registrata una brusca sterzata a destra da parte della Dc, era cosa già conosciuta. Il famoso viaggio negli Usa del presidente Alcide De Gasperi segnò l’inizio della costruzione di un muro invalicabile tra le forze democratiche che avevano lavorato fianco a fianco, nei mesi della Resistenza, per liberare l’Italia dal giogo nazifascista.
Tricarico, in quegli anni, aveva un sindaco socialista, un giovane poeta di origine contadina, un poeta chiaro di pelle e dai capelli rossicci, scomparso prematuramente, che si chiamava
Rocco Scotellaro. Qualche giorno dopo egli scrisse una toccante poesia. Molti di voi conoscono la nostra naturale idiosincrasia per i versi. Ma, oggi, ve la riproponiamo, in ricordo di quegli anni terribili dell’inizio della prima Repubblica dove, però, il suo Presidente si faceva rivoltare il paltò e i militanti dei partiti, per quanto affamati, sottoscrivevano prestiti in sostegno della propria formazione politica. Altro che la "ratatouille" di oggi...
Pozzanghera nera il 18 aprile
Carte abbaglianti e pozzanghere nere...
hanno pittato la luna/
sui nostri muri scalcinati!
I padroni hanno dato da mangiare
quel giorno,(si era tutti fratelli),
come nelle feste dei santi
abbiamo avuto il fuoco e la banda.
Ma è finita, è finita, è finita
quest'altra torrida festa
siamo qui soli a gridarci la vita
siamo noi soli nella tempesta.
E se ci affoga la morte
nessuno sarà con noi,
e col morbo e la cattiva sorte
nessuno sarà con noi.
I portoni ce li hanno sbarrati
si sono spalancati i burroni.
Oggi ancora e duemila anni
porteremo gli stessi panni.
Noi siamo rimasti la turba
la turba dei pezzenti,
quelli che strappano ai padroni
le maschere coi denti.