Giovedì, 22 Febbraio 2018 00:00

I LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALE LUCANO

Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta di avantieri, a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Udc, Pp e Pace del Gm, 2 voti contrari del Pdl-Fi e 2 astensioni del M5s e di Romaniello del Gm) una proposta di legge di iniziativa del consigliere Lacorazza (Pd) riguardante gli “Interventi in materia di continuità assistenziale”. Il testo, modificato in Aula con un emendamento proposto dai consiglieri Mollica (Udc), Giuzio (Pd), Bochicchio (Psi), Galante (Ri), Soranno (Pp) e Pace (Gm)...

...che riprende i contenuti di un analogo disegno di legge presentato nei giorni scorsi dalla Giunta, intende “assicurare la piena erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in un’ottica di integrazione dell’offerta di prestazioni sanitarie”. Di qui la necessità, per il medico di continuità assistenziale, di “garantire anche attività differibili aggiuntive in coerenza con l’articolo 67 (commi 3 e 17) del vigente accordo collettivo nazionale”. A tale scopo, per le attività ambulatoriali differibili (attività di medicina generale non urgenti), “relativamente all’orario di servizio attivo è riconosciuto ai medici di continuità assistenziale un compenso orario forfettario da definire in sede di accordo integrativo regionale”. Questo compenso non potrà essere superiore a 4,5 euro all’ora, per un importo massimo complessivo di 2 milioni e 800 mila euro. In Basilicata – si legge nella relazione – ben 99 comuni hanno meno di 5000 abitanti, 30 comuni hanno popolazione compresa tra 5.001 e 25.000 abitanti e solo nei 2 capoluoghi di provincia si superano i 50.000 abitanti con una densità media di 57 abitanti per Kmq contro i 200 abitanti per Kmq della media nazionale. La regione Basilicata è rappresentata per il 71,3 per cento della sua superfice da territorio montano e su essa insiste il 61 per cento della popolazione. A ciò si aggiunge una complessa orografia ed una rete stradale accidentata. Pertanto la rete della continuità assistenziale, presente su tutto il territorio regionale, riveste un ruolo di primaria importanza nell’offerta sanitaria complessiva garantendo in modo uniforme e capillare l’accesso ai servizi di assistenza. In tale ottica – si legge ancora – rientra il potenziamento dell’offerta di servizi previsto dalla legge con la quale, al fine di assicurare continuità dell’assistenza sanitaria con modalità omogenee sull’intero territorio regionale, la Regione Basilicata pone in capo ai medici di continuità assistenziale anche l’erogazione di prestazioni ambulatoriali differibili attualmente non specificatamente disciplinate dalla contrattazione nazionale. Per l’erogazione di tali attività ambulatoriali aggiuntive viene riconosciuto un compenso forfettario orario durante il servizio attivo, intendendosi pertanto escluse le ore di “plus orario”, da definirsi in sedi di accordo integrativo regionale. Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Lacorazza, Galante, Romaniello e Napoli.

 

Approvata a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Udc e Pace del Gm, 1 voto contrario del M5s e 3 astensioni di Pdl-Fi, Ri e Romaniello del Gm e ) una delibera della Giunta che riguarda l’assestamento al bilancio di previsione 2017/2019 dell’Alsia. Il provvedimento varia le entrate e le uscite tenendo conto della rideterminazione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016, accertato in sede di rendiconto e pari a circa 5 milioni di euro (1,1 milioni di euro la parte disponibile al netto di quella vincolata). In precedenza, il presidente del Consiglio ha rinviato alle competenti Commissioni per il riesame, concedendo il tempo di un mese, quattro proposte di legge di iniziativa del consigliere Lacorazza del Pd (“sistema di elezione del presidente della Giunta e dei consiglieri regionali”, “disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali e delle funzioni regionali di area vasta”, “istituzione del fondo unico autonomie locali”, “disposizioni in materia di patrimonio culturale”), iscritte all’ordine del giorno della seduta di oggi ai sensi dell’articolo 38, comma 4 del regolamento interno del Consiglio regionale (che prevede la possibilità di iscrivere all'ordine del giorno dell'Assemblea le proposte di legge che non vengono esaminate nei tempi previsti dalle Commissioni).
La massima assemblea lucana ha approvato all’unanimità anche una proposta di modifica dell’art. 4 della legge regionale n. 37/2017 sul “Contenimento dei costi della politica: diminuzione emolumenti consiglieri regionali della Basilicata”. Con le modifiche apportate alla seconda parte dell’art. 4 della legge regionale n.37/2017, viene eliminato il termine dei “30 giorni dall’entrata in vigore” come termine massimo per la definizione del regolamento attuativo in quanto, si legge nella relazione, “la procedura partecipativa finalizzata a raccogliere le indicazioni dei cittadini lucani, chiamati a proporre la destinazione delle somme derivanti dalla diminuzione degli emolumenti dei consiglieri regionali, a seguito della legge pubblicata sul Bur il 21 dicembre 2017, dovevano concludersi entro il 22 gennaio dell’anno in corso, cosa pressoché impossibile, considerando già solo i tempi necessari per predisporre e mettere in atto la procedura informatica di consultazione dei cittadini lucani, oltre al periodo temporale durante il quale ciascun cittadino potrà esprimere la propria preferenza in relazione alle finalità di destinazione delle somme del fondo, che sarà costituito con i risparmi derivanti appunto dalla applicazione della stessa legge”. Sostituita inoltre la parola regolamento con “disciplinare” in quanto, così come stabilito dallo Statuto regionale, l’Ufficio di Presidenza non ha potestà regolamentare che è di competenza della Giunta.

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