Lunedì, 02 Marzo 2009 00:00

PERO' E' UN BEL...VEDERE!

Sta suscitando reazioni e qualche polemica un grande manifesto pubblicitario montato su di una “vela” e parcheggiato in Piazza della Visitazione – Matteotti, uno dei centri nevralgici del traffico della città di Matera. L’immagine incriminata rappresenta un fondoschiena femminile, corredato da in mini indumento intimo di pizzo e da una giarrettiera, con un testo che precisa: “Noleggiami a 19 euro al giorno”. Come è facile immaginare, il noleggio non si riferisce ad eventuali attività di mercimonio della proprietaria del popò, ma alla possibilità di diffondere un qualsiasi prodotto utilizzando lo spazio pubblicitario mobile montato su di un autocarro e in grado di circolare sulle strade cittadine. Sì è lamentata della cosa un’associazione di consumatori.
PERO' E' UN BEL...VEDERE!
 
Sta suscitando reazioni e qualche polemica un grande manifesto pubblicitario montato su di una “vela” e parcheggiato in Piazza della Visitazione – Matteotti, uno dei centri nevralgici del traffico della città di Matera. L’immagine incriminata rappresenta un fondoschiena femminile, corredato da in mini indumento intimo di pizzo e da una giarrettiera, con un testo che precisa: “Noleggiami a 19 euro al giorno”. Come è facile immaginare, il noleggio non si riferisce ad eventuali attività di mercimonio della proprietaria del popò, ma alla possibilità di diffondere un qualsiasi prodotto utilizzando lo spazio pubblicitario mobile montato su di un autocarro e in grado di circolare sulle strade cittadine. Sì è lamentata della cosa un’associazione di consumatori, adducendo alcune non del tutto inappropriate motivazioni. Esaminiamole. Il manifesto offende le donne. Sì, su questo siamo d’accordo, anche se i corpi femminili, molto di più di quelli maschili, sono utilizzati per moltissime pubblicità, sicuramente più ardite e meno coperte di questa. La seconda motivazione sembrerebbe più fondata: quella immagine la vedono i ragazzi e potrebbero turbarsi profondamente, con nefaste conseguenze sulla salute per via dell’abuso di una cosa che non nomino. Sì, siamo d’accordo, a patto che si oscurino i siti porno messi in rete in modo palese e, soprattutto, quelli che si nascondono sotto il nome di qualche cartoon famoso, cosa della quale noi adulti possiamo meravigliarci, mentre i giovani, ben più “scafati” conoscono perfettamente l’indirizzo web. Una terza obiezione riguarda il voyeurismo che l’immagine scatenerebbe, vale a dire l’impulso di tanti (per pari opportunità uomini e donne) a indugiare scivolando nella “guardoneria”. Anche su questo c’è poco da obiettare. Ognuno, come con il telecomando, è libero di dedicare all’immagine incriminata una fugace occhiata o dedicarsi alla cura del particolare anatomico. In tutti e due i casi non ci sembra che si infranga la legge dello Stato italiano. Per quelle etico – religiose, basta astenersi dal guardare il tutto in maniera morbosa e non abbandonarsi a pensieri lascivi. Infine, va detto che sono ben più sconce e indegne e raccapriccianti le manifestazioni di violenza quotidiana contro i minori, le donne, i diversi, i diversamente abili, che un bel…vedere che ci si para davanti in modo improvviso e inaspettato. Sopporteremo con stoica determinazione l’affronto visivo.
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