Lunedì, 26 Novembre 2007 00:00

DIGILIO SUI CONSORZI ASI

“La vicenda della gestione delle due Asi lucane ha toccato un punto di non ritorno: da una parte la sentenza del Tar ha reintegrato i due presidenti e gli organismi commissariati, con “atto di imperio”, dalla giunta regionale e dall’altra la stessa giunta regionale prende tempo al punto che nella Legge Finanziaria Regionale 2008, a differenza di tutti gli organismi in qualunque forma costituiti, dipendenti dalla Regione, non c’è traccia di posta finanziaria per le Asi di Potenza e di Matera”. E’ quanto sostiene il segretario e capogruppo di An in Consiglio Regionale, Egidio Digilio. “Ma il “giallo” sul presente (chi amministra le Asi) e sul futuro (qual è l’effettiva situazione contabile dei due Consorzi) non può diventare, come purtroppo sta accadendo.
DIGILIO SUI CONSORZI ASI
“La vicenda della gestione delle due Asi lucane ha toccato un punto di non ritorno: da una parte la sentenza del Tar ha reintegrato i due presidenti e gli organismi commissariati, con “atto di imperio”, dalla giunta regionale e dall’altra la stessa giunta regionale prende tempo al punto che nella Legge Finanziaria Regionale 2008, a differenza di tutti gli organismi in qualunque forma costituiti, dipendenti dalla Regione, non c’è traccia di posta finanziaria per le Asi di Potenza e di Matera”. E’ quanto sostiene il segretario e capogruppo di An in Consiglio Regionale, Egidio Digilio. “Ma il “giallo” sul presente (chi amministra le Asi) e sul futuro (qual è l’effettiva situazione contabile dei due Consorzi) non può diventare, come purtroppo sta accadendo – dice Digilio – una sorta di rivincita della giunta regionale nei confronti dei due Presidenti che si sono rivolti al Tar, al punto, come riferiscono oggi i giornali, che non c’è alcuna comunicabilità tra i due enti. Vorrei ricordare che nella passata legislatura, proprio per capire come si accumulano deficit stratosferici che puntualmente la Regione ripiana, nominammo una commissione di indagine sulla situazione finanziaria del Consorzio Asi di Potenza (affidata allora a Mariani) di cui si è persa traccia, nel senso che è rimasta nei cassetti della commissione. Ritengo invece necessario che il Consiglio abbia notizie certe ed ufficiali senza dover leggere dai giornali, pur nella loro legittima e meritevole attività di informazione dei cittadini, stralci di relazioni attribuite all’ex commissario dell’Asi di Potenza. Sia chiaro: An non si lascerà coinvolgere da nessuna delle parti in guerra, ma non è più disponibile a fare da spettatore di una guerra che noi non abbiamo voluto e che sta provocando danni molto seri all’imprenditoria e all’immagine istituzionale con il risultato di scoraggiare possibili investitori a venire in Basilicata. E’ pertanto indispensabile una tregua nell’interesse dello sviluppo industriale e produttivo e dell’occupazione”.
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