Mercoledì, 03 Dicembre 2008 00:00

MI RACCOMANDO, FATE PRESTO

Era nell’aria, il malessere. Si era incominciato con la possibile candidatura del sen. Filippo Bubbico (past governor, come dicono i soci del Rotary Club, della Basilicata) al soglio regionale. Erano seguite le smentite, per giunta piccate. Dopo qualche tempo da oggetto, Bubbico diventa soggetto di un nuovo vespaio. In una intervista rileva che l’operatività di un governo non può essere affidata al solo “taglio dei nostri”. Se ne risente il presidente Vito De Filippo, che risponde con il carico da undici dell’autosospensione dagli organismi dirigenti del Partito democratico, andando ad affiancarsi all’assessore Roberto Falotico. Bubbico riprende l’argomento e ricuce in parte la ferita ma, come è facile immaginare, i toni restano restano tesi...
MI RACCOMANDO, FATE PRESTO
 
Era nell’aria, il malessere. Si era incominciato con la possibile candidatura del sen. Filippo Bubbico (past governor, come dicono i soci del Rotary Club, della Basilicata) al soglio regionale. Erano seguite le smentite, per giunta piccate. Dopo qualche tempo da oggetto, Bubbico diventa soggetto di un nuovo vespaio. In una intervista rileva che l’operatività di un governo non può essere affidata al solo “taglio dei nostri”. Se ne risente il presidente Vito De Filippo, che risponde con il carico da undici dell’autosospensione dagli organismi dirigenti del Partito democratico, andando ad affiancarsi all’assessore Roberto Falotico. Bubbico riprende l’argomento e ricuce in parte la ferita ma, come è facile immaginare, i toni restano restano tesi, fatta eccezione dei momenti ufficiali. A lanciare la “bomba al mercato” è un inviato de “la Repubblica” che descrive la Basilicata come una terra non di modernizzazione, ma dove “ si fabbricano voti per la politica e non beni per il mercato”. Vincenzo Folino, vice presidente e assessore si inalbera come una “cima” sul “maggio”e replica tirando in ballo la teoria del “complotto” antilucano.. Niente di più facile a ipotizzare, a patto di sapere qualcosa in fatto di proprietà editoriali, centrali a turbogas in Valbasento (non realizzate) e via discorrendo. Rigira il coltello nella ferita il sen. Felice Belisario, capogruppo lucano di italia dei valori al Senato, che dice :” chi pensa che ci sia un complotto esterno alla Basilicata non so se gioca a fare Alice nel Paese delle meraviglie”. Trabocca il vaso, Folino si dimette, De Filippo azzera le altre deleghe assessorili, si apre la crisi (tornano a sedersi al tavolo piddino sia De Filippo che, a breve, Falotico), mentre il Pdl occupa l’aula in segno di protesta. E mò? Ci piace leggere nei giorni pari, di un Folino abbandonato al suo destino e, in quelli dispari, dello stesso ancora “robustoso et forte”negli organigrammi del Pd. Aspettiamo novità, ma ci auguriamo che il tutto si risolva in tempi brevi. Mi raccomando: fate presto. La Basilicata non può attendere a lungo. La crisi incalza e ci vuole un governo in carica che possa adottare le giuste politiche di argine a una crisi che si presenta davvero come una “valanga”, come dice il capo Cgil, Guglielmo Epifani. E poi, volete far rientrare i consiglieri della Pdl alle loro rispettive case o no? Almeno per un cambio di biancheria…
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