Giovedì, 20 Novembre 2008 00:00

CRISI: I CONSIGLI DEL CONSIGLIERE

Con una lettera inviata ieri al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della terza Commissione consiliare, “Attività produttive”, Pasquale Di Lorenzo, a completamento del dibattito svoltosi ieri durante i lavori del Consiglio regionale, ha evidenziato alcune sue proposte “per meglio affrontare la gravissima crisi economica che sta interessando la nostra regione di concerto, ovviamente, con le misure che sta per adottare anche il Governo nazionale”. “Ritengo, innanzitutto, necessaria - dichiara Di Lorenzo - l’attivazione di politiche di integrazione e di sostegno dei redditi delle famiglie per consentire e sostenere la ripresa dei consumi.

CRISI: I CONSIGLI DEL CONSIGLIERE

Con una lettera inviata ieri al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della terza Commissione consiliare, “Attività produttive”, Pasquale Di Lorenzo, a completamento del dibattito svoltosi ieri durante i lavori del Consiglio regionale, ha evidenziato alcune sue proposte “per meglio affrontare la gravissima crisi economica che sta interessando la nostra regione di concerto, ovviamente, con le misure che sta per adottare anche il Governo nazionale”. “Ritengo, innanzitutto, necessaria - dichiara Di Lorenzo - l’attivazione di politiche di integrazione e di sostegno dei redditi delle famiglie per consentire e sostenere la ripresa dei consumi attraverso anche la realizzazione di un programma di opere civili e infrastrutturali regionali. Occorre, contestualmente, sostenere le imprese con adeguati strumenti che consentano un più facile accesso al credito. In sintesi – precisa il consigliere del Pdl - occorre, per le imprese e il sistema produttivo: dare vita ad un grande programma straordinario di investimenti regionali per quanto concerne le infrastrutture relative a viabilità ed opere civili di immediata realizzazione prescindendo dalla esistenza o meno di un cofinanziamento statale al fine di sostenere la domanda. E’ poi indispensabile – continua Di Lorenzo - varare immediatamente un aumento sostanzioso del fondo di garanzia, come hanno già fatto da altre Regioni, non essendo sufficienti, certamente, i due milioni di euro annunciati e, tuttavia, non ancora operativi ( per inciso, la Regione Molise ha stanziato 20 milioni di euro)”. “Per le imprese ed il sistema produttivo – sostiene Di Lorenzo – bisogna, inoltre, utilizzare parte dei fondi Val Basento e bando Treviso e parte dei proventi delle royalties del petrolio per l’ingresso temporaneo nel capitale di rischio delle piccole e medie imprese nei settori ritenuti strategici (a tal proposito anche la Regione Piemonte ed il Friuli starebbero studiando la possibilità di intervenire temporaneamente nel capitale di piccole e medie imprese in difficoltà. L’alta Sassonia il Land, per esempio, possiede il 20 per cento della Wolkswagen). Occorre, anche – a parere del consigliere -sospendere per due anni il pagamento delle addizionali regionali che gravano sulle imprese e prevedere uno specifico bando di aiuti per i lavoratori in Cassa integrazione guadagni e in mobilità che vogliono mettersi in proprio prevedendo una opzione privilegiata anche nell’utilizzo dei siti industriali dismessi o di parte di essi, così come prevede la recente normativa regionale”. Il consigliere Di Lorenzo per quanto concerne le famiglie e per sostenere i consumi interni ritiene che la regione debba “svolgere un ruolo integrativo e sussidiario, ampliando la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza solidale e innalzandone anche l’entita del sussidio ed eliminando gli sperperi e le lungaggini burocratiche”. “E’ necessario – aggiunge Di Lorenzo – che la Regione integri il reddito percepito a titolo di Cig e mobilità fino alla concorrenza del limite contrattuale precedentemente percepito e stipuli un accordo con le banche per la sospensione immediata per un anno del pagamento dei mutui prima casa per i lavoratori in Cig e mobilità”.

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