Mercoledì, 14 Novembre 2007 00:00

MARIO CRESCI AL PARIS PHOTO 2007

Al Paris Photo 2007, a rappresentare l'Italia sarà il fotografo Mario Cresci. Giovedi 15 Novembre la presentazione del volume "Mario Cresci" che , va ricordato, è uno dei più autorevoli esponenti della ricerca fotografica in Italia. La pubblicazione curata da Enrico Depascale ed edita da Federico Motta rappresenta in pratica un vero e proprio lavoro di ricerca fatta dall'autore, iniziata negli anni sessata e poratata avanti fino ad oggi. Le immagini -, sottolineano la formazione di graphic designer, oltre che di fotografo, di Mario Cresci e il suo percorso artistico e culturale, all'interno della fotografia italiana e internazionale, caratterizzato da una profonda riflessione sul senso stesso del -fare fotografia" nella contemporaneità.
MARIO CRESCI AL PARIS PHOTO 2007
Al Paris Photo 2007, a rappresentare l'Italia sarà il fotografo Mario Cresci. Giovedi 15 Novembre la presentazione del volume "Mario Cresci" che , va ricordato, è uno dei più autorevoli esponenti della ricerca fotografica in Italia. La pubblicazione curata da Enrico Depascale ed edita da Federico Motta rappresenta in pratica un vero e proprio lavoro di ricerca fatta dall'autore, iniziata negli anni sessata e poratata avanti fino ad oggi. Le immagini -, sottolineano la formazione di graphic designer, oltre che di fotografo, di Mario Cresci e il suo percorso artistico e culturale, all'interno della fotografia italiana e internazionale, caratterizzato da una profonda riflessione sul senso stesso del -fare fotografia" nella contemporaneità. Si tratta di andare oltre la rappresentazione della realtà - fenomeno che in Italia ha pur conosciuto momenti gloriosi - attraverso una doppia lettura, come suggerisce Aldo Colonetti scrivendo di questo lavoro "da una parte le immagini fotografiche scelte da Cresci perché congeniali e affini al suo gusto, al suo essere fotografo, dall'altra l'intervento del segno tracciato a mano, riprodotto poi nella fase di ingrandimento, senza colori né altri artifici grafici. Semplicemente un ripercorrere soggettivo, una reinterpretazione di un fotogramma che è già, a sua volta, una trascrizione della realtà. L'intervento gestuale di Cresci, pur rispettando le strutture dell'immagine preesistente, entra nel cuore della realtà, non si limita a ridisegnarla. Mario Cresci non si limita a dare nomi a queste immagini fotografiche, a questi volti, ma li ripensa concettualmente". Le prime sperimentazioni fotografiche di Cresci parlano soprattutto della Basilicata e di Matera in particolare, dove ha vissuto per circa un decennio dal 1970 fino all'inizio degli anni '80. Tra suoi lavori vanno ricordati "Matera, immagini e Documenti (1975), "Fotogrammi d'affezione" (Tricarico 1967), "Misurazioni, fotografia e territorio (Matera 1979), "Basilicata" (Touring Club 1987).
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