Martedì, 16 Settembre 2008 00:00

MORAMARCO SULLA CRISI INDUSTRIALE IN VALBASENTO

“La situazione di difficoltà in cui verserebbe lo stabilimento di Pisticci Scalo dell’azienda Pfizer rafforza l’urgenza di assicurare scelte strategiche mirate in materia di politiche industriali, per garantire alle aree produttive del territorio e, nello specifico, della Valbasento, le condizioni indispensabili per la sostenibilità dei processi produttivi, a cominciare dalla riduzione della cronica dotazione infrastrutturale che ne pregiudica le possibilità di sviluppo”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, Giuseppe Moramarco, Presidente Vicario di Confindustria Basilicata. “Da troppo tempo – ha aggiunto Moramarco – Confindustria Basilicata ribadisce la necessità di mantenere alto il livello di attenzione sulle problematiche della Valbasento...

MORAMARCO SULLA CRISI INDUSTRIALE IN VALBASENTO

“La situazione di difficoltà in cui verserebbe lo stabilimento di Pisticci Scalo dell’azienda Pfizer rafforza l’urgenza di assicurare scelte strategiche mirate in materia di politiche industriali, per garantire alle aree produttive del territorio e, nello specifico, della Valbasento, le condizioni indispensabili per la sostenibilità dei processi produttivi, a cominciare dalla riduzione della cronica dotazione infrastrutturale che ne pregiudica le possibilità di sviluppo”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, Giuseppe Moramarco, Presidente Vicario di Confindustria Basilicata. “Da troppo tempo – ha aggiunto Moramarco – Confindustria Basilicata ribadisce la necessità di mantenere alto il livello di attenzione sulle problematiche della Valbasento, al fine di sostenere quei processi in grado di rilanciare concretamente quest’area industriale. Oltre alle azioni tese a favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali – ha detto Moramarco – è giusto ricordare che in Valbasento continuano ad operare numerose realtà aziendali alle quali va garantito quotidianamente il massimo sostegno per consolidarne la presenza, impegnandosi a ridurre i fattori di "non competitività" del territorio, per garantire una nuova stagione di sviluppo sostenibile, che tenga conto dell’obiettivo minimo di assicurare condizioni di competitività alle attività industriali ivi insediate ed oggi seriamente minacciate dal rischio di un declino inesorabile del sito industriale”.

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