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Lunedì, 15 Settembre 2008 00:00

EXCUSATIO NON PETITA

Che ci sia, a Matera, una fibrillazione non ufficiale nella maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta guidata dal sindaco Emilio Nicola Buccico, è cosa nota. Ogni giorno nascono novelli rumors che accompagnano lo struscio serale nel centro della città dei Sassi. Si parla di malumori nei riguardi di quello o di quell’altro assessore, di dimagrimenti di deleghe per quello o quell’altro assessore, il tutto condito dagli inevitabili e fantasiosi rigonfiamenti che notizie prive di riscontri ufficiali finiscono per provocare. A quattordici mesi dall’insediamento dell’attuale esecutivo municipale, in ogni caso, è inevitabile che una qualsiasi gestione amministrativa sia accompagnata da commenti positivi o negativi, secondo l’antico principio del bicchiere...
EXCUSATIO NON PETITA
 
Che ci sia, a Matera, una fibrillazione non ufficiale nella maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta guidata dal sindaco Emilio Nicola Buccico, è cosa nota. Ogni giorno nascono novelli rumors che accompagnano lo struscio serale nel centro della città dei Sassi. Si parla di malumori nei riguardi di quello o di quell’altro assessore, di dimagrimenti di deleghe per quello o quell’altro assessore, il tutto condito dagli inevitabili e fantasiosi rigonfiamenti che notizie prive di riscontri ufficiali finiscono per provocare. A quattordici mesi dall’insediamento dell’attuale esecutivo municipale, in ogni caso, è inevitabile che una qualsiasi gestione amministrativa sia accompagnata da commenti positivi o negativi, secondo l’antico principio del bicchiere che contiene la metà della sua capacità effettiva. Lo si può considerare, a seconda dei punti di vista, mezzo pieno o mezzo vuoto. Fate voi. Quello che invece non riusciamo a capire del tutto è la genesi della recente esternazione data alla stampa dal consigliere ex verde Giovanni Angelino, attualmente in forza alla maggioranza di centrodestra. Pur mancando, a oggi, una qualsivoglia (ma, soprattutto, formale) dichiarazione di “guerra”, Angelino ribadisce il suo appoggio incondizionato al primo cittadino. Va benissimo, l’interessato ne ha facoltà ma permettete che, per chi legge e commenta, questa sembri una classica “excusatio non petita, accusatio manifesta”? Ah, i romani, maestri di vita…
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