Venerdì, 05 Settembre 2008 00:00

DI LORENZO SU CITTADINANZA SOLIDALE

“Ripetutamente abbiamo sottolineato, pur mantenendo tutte le nostre contrarietà politiche, la necessità che si addivenga alla proroga del reddito di cittadinanza solidale con strumenti di intervento assistenziali e prediligendo politiche dello sviluppo e del lavoro che purtroppo questo centrosinistra regionale non è e non è stato in grado di mettere in campo efficacemente”. A sostenerlo il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo il quale afferma: “prendiamo atto delle dichiarazioni del consigliere Nicola Trombetta (consigliere comunale di Matera del Pd, ha salutato positivamente il provvedimento regionale sulla cittadinanza solidale, anche se ha dichiarato che “si sarebbe aspettato di più dal Comune di Matera”), che si aggiungono alle nostre...
DI LORENZO SU CITTADINANZA SOLIDALE
“Ripetutamente abbiamo sottolineato, pur mantenendo tutte le nostre contrarietà politiche, la necessità che si addivenga alla proroga del reddito di cittadinanza solidale con strumenti di intervento assistenziali e prediligendo politiche dello sviluppo e del lavoro che purtroppo questo centrosinistra regionale non è e non è stato in grado di mettere in campo efficacemente”. A sostenerlo il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo il quale afferma: “prendiamo atto delle dichiarazioni del consigliere Nicola Trombetta (consigliere comunale di Matera del Pd, ha salutato positivamente il provvedimento regionale sulla cittadinanza solidale, anche se ha dichiarato che “si sarebbe aspettato di più dal Comune di Matera”), che si aggiungono alle nostre nel momento in cui necessita indubbiamente una proroga e un allargamento dei beneficiari precedentemente esclusi dal reddito di cittadinanza o che nel frattempo si sono aggiunti in considerazione delle grave situazione economica in cui versa la regione”. “Tuttavia - dichiara l’esponente del Pdl - il consigliere Trombetta omette di ricordare che il reddito di cittadinanza è stato istituito con legge regionale e che nella stessa si definiva il suo carattere di sperimentazione per due anni dopo che si fosse effettuata una ricognizione-valutazione sulla efficacia e funzionalità soprattutto delle misure accompagnatorie di inclusione dei beneficiari stessi. Spetta quindi solo alla Regione provvedere alla modifica della legge per la proroga e non già ai Comuni. Un’occasione da utilizzare anche per provvedere alla eliminazione di talune sfasature e incongruità (come per esempio la necessita di inviare direttamente a casa degli aventi diritto gli assegni), di inutili corsi di formazione che hanno come scopo solo quello di arricchire gli enti di formazione e non chi si trova sulle soglie di povertà e che ha, dunque, la necessità di comprare il pane e non già di imparare l’ inglese”. Nel sollecitare ancora una volta la Giunta regionale “a fare presto chiediamo – conclude Di Lorenzo - che vengano recuperate maggiori risorse, soprattutto eliminando le decine e decine di consulenti che lautamente pagati (c’è chi ha percepito addirittura 18.000 euro e 21.000 euro- con il compito non meglio precisato di monitorare il reddito di cittadinanza solidale) hanno guadagnato soldi sulle necessità altrui. Sarebbe interessante conoscere su tutto ciò il parere di Trombetta”.
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