Per il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato quella cava di tufo che si sviluppa su una superficie di circa due ettari nel parco della Murgia materana è abusiva. Il proprietario, stando agli accertamenti eseguiti dagli agenti della Forestale, non avrebbe richiesto la necessaria autorizzazione regionale né il nulla osta paesaggistico dato che la zona è sottoposta a vincolo.
In presenza di una situazione palesemente irregolare è scattato il sequestro dell’area e con essa quello delle attrezzature e dei blocchi di tufo già estratti. Il titolare dell’azienda, unica nel territorio materano dove si estrae il tufo, che è in attività all’incirca da un trentennio, ha già affidato la difesa della sua posizione ad un legale. Sostiene, infatti, di aver a più riprese chiesto al competente ufficio della Regione, nei tempi dovuti, le autorizzazioni necessarie al proseguimento dell’attività estrattiva ricevendo assicurazioni che le pratiche sarebbero state evase entro i termini prescritti. Sta però di fatto, a sentire il proprietario, che le sue istanze reiterate per quattro anni non hanno mai avuto alcun seguito. E oggi, per responsabilità che – sostiene – non sono da addebitare al suo operato si ritrova a dover sopportare un sequestro imprevisto ed imprevedibile, con effetti dirompenti sulla sua attività imprenditoriale (
da trmtv.it-Andrea Rospi).